Le ambasciate hanno "tanto terreno fertile per le start-up", secondo il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano. "Credo che la mentalità di tutti gli imprenditori italiani inclusi gli startupper debba mutare rispetto a come vivono la rete diplomatico-consolare che è una rete di case italiane a disposizione nel mondo", afferma Di Stefano a margine del Premio Angi dedicato ai giovani innovatori. "Si è tanto pensato, in passato, che fossero semplicemente rappresentanze dello Stato, no! Quelle sono davvero case degli italiani", rimarca.
"Abbiamo dato, con la riforma fatta quest'anno,una connotazione molto economica alle ambasciate - aggiunge il sottosegretario - che sono tutte dotate di un addetto commerciale, spesso di un addetto scientifico, quindi è veramente un luogo dove poter cogliere opportunità che nascono nei mercati stranieri, come per esempio i bandi di gara emanati dai paesi con cui collaboriamo, dall'Unione europea e dalle organizzazioni internazionali. Lì c'è tanto terreno fertile per i nostri startupper".
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Angi