Sull'intelligenza artificiale e lo sviluppo degli algoritmi serve la stessa consapevolezza ormai diffusa per l'emergenza climatica. È il messaggio del presidente della Pontificia Accademia per la vita, Monsignor Vincenzo Paglia, al premio Angi dove indica la necessità di un accordo sulla tecnologia come quello di Parigi contro il riscaldamento globale.
"La tecnologia se non trova delle prospettive comuni, rischia di essere fattore di drammatici squilibri. Ecco perché è indispensabile trovare un ideale tavolo attorno al quale si radunino i responsabili della tecnica per poter ideare una prospettiva analoga a quella avvenuta per esempio a Parigi per il clima", afferma il monsignore. "Cioè la consapevolezza che o c'è' un accordo comune o il rischio è drammatico per tutti", sottolinea Paglia che, a 28 febbraio scorso ha promosso assieme a Microsoft, Ibm e Fao una call sul versante educativo, etico e giuridico.
"Noi dobbiamo avere la tradizione del grande umanesimo occidentale, e direi italiano, e l'innovazione tecnica perché ambedue siano al servizio dello sviluppo di un'umanità all'altezza del tempo presente e che abbia la capacità di continuare a svilupparsi in una maniera solidale", dichiara il presidente dell'accademia per la vita.
In collaborazione con:
Angi