"Siamo riusciti a portare il lavoro agile, anche se si è trattato per ora più di lavoro da remoto, a essere un'immanenza e una solida realtà nelle amministrazioni, di qui in avanti andrà regolamentato in maniera più chiara a regime, ma il grosso del passaggio culturale è stato fatto". Lo afferma la ministra per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, al premio Angi dedicato ai giovani innovatori.
Dadone racconta come "quest'anno ha accelerato alcune dinamiche, in particolare quelle dell'acquisto di servizi e mezzi informatici nelle pubbliche amministrazione e ha permesso anche di fare una grande accelerazione sul fronte dell'innovazione organizzativa".
"Ora, sul fronte dell'innovazione, quello su cui serve ancora investire sono le nuove energie da acquisire all'interno della P.a. che, secondo me, si possono affrontare su due fronti", osserva la ministra. Da un lato, spiega, "con l'innovazione delle modalità di assunzione, dall'altro lato con attenzione alle caratteristiche dei profili che devono entrare all'interno dell'amministrazione. Oggi sappiamo che ha tantissimi giuristi, ma abbiamo bisogno anche di discipline stem e di altri tipi di competenze".
In collaborazione con:
Angi