“Il Piano Industriale 2022-2031 intende imprimere un’accelerazione agli investimenti dando maggiore certezza all’esecuzione delle opere nei tempi previsti. Lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti, calibrando i servizi di mobilità sulle diverse esigenze dei nostri clienti". Così l'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, durante la presentazione del piano industriale 2022-2031. “Nell’ambito del piano - ha spiegato - i tempi di percorrenza sulle diverse tratte si ridurranno drasticamente, ad esempio per andare da Napoli a Bari nel 2027 si impiegheranno solo due ore rispetto alle tre ore e mezza attuali". Ma il rischio che il rialzo dei prezzi dei materiali possa influire sulla realizzazione delle opere c'è, come ha sottolineato lo stesso Ferraris: "In questa fase - ha detto - dobbiamo andare incontro alla filiera altrimenti le opere non decollano". "L’aumento dei prezzi è impressionante, stiamo parlando di aumenti del 300%", ha evidenziato, spiegando che su questo "sono state avviate da Rfi, da noi stessi, delle interlocuzioni col governo per vedere di tener conto di questo effetto prezzi" e "siamo vicini ad una soluzione che consenta, quindi, alla filiera di poter partecipare alle nostre gare e realizzare le opere, su questo si sta facendo un grande sforzo come sistema Paese". Illustrando il piano Ferraris ha spiegato anche come "da qua al 2031 si aumenta la capacità di offerta treni nell’ordine del 20%, non solo a livello di alta velocità, ma anche a livello regionale". "Speriamo con un approccio più integrato di riuscire ad allargare l’offerta di sevizio, pensiamo che la vera sfida siano trasporto collettivo e trasporto privato", ha detto. Sul fronte del trasporto merci, Ferraris ha spiegato che Fs punta "a raddoppiare la quota delle merci trasportate da qui al 2030”, con l’obiettivo di passare dall’attuale 11% di merci che attualmente viaggia su ferro al 30%.
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Ferrovie dello Stato