ROMA - Il 2016 ha chiuso i battenti con un avanzo corrente di 511 milioni di euro per la Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), una cifra "superiore di 19 milioni rispetto alle ultime stime di budget". E a subire un'impennata, sempre nell'anno passato, pure l'ammontare del patrimonio gestito, pari ad oltre 6,9 miliardi "al di sopra dei risultati attesi nel bilancio tecnico" dell'Ente pensionistico, così come i guadagni della categoria professionale: mediamente, infatti, il reddito dei dottori commercialisti "è cresciuto del 2,7%, passando da 61.500 a 63.300 euro, mentre il volume di affari medio è salito da 109.200 a 112.400 (euro (+2,9%)". Le cifre sono contenute nel bilancio di esercizio 2016 e nel primo assestamento al budget 2017 approvati all'unanimità dall'Assemblea della Cnpadc, il 19 aprile. I ricavi per contributi si attestano a 774 milioni (erano 746 nel 2015) mentre il costo delle pensioni passa da 253 a 261 milioni. Nel complesso, alla Cassa di previdenza risultano iscritti al 31 dicembre dell'anno scorso 66.260 dottori commercialisti, numero in ascesa rispetto ai 64.921 del 2015.
In collaborazione con: