NAPOLI - Sull'export permangono "segnali positivi" ma soprattutto "in Campania, come in tutto il Mezzogiorno, gli imprenditori hanno capito che la dimensione delle aziende è effettivamente un limite quando si va ad esplorare nuovi mercati e quindi abbiamo capito che serve fare rete e avere servizi". Cosi Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace disegna scenari e prospettive per l'internazionalizzazione delle aziende nel corso del convegno "Re-action, export calling" che si è svolto a Napoli.
Decio, davanti ad una sala di Villa Pignatelli affollata di imprenditori di primo piano, ha sottolineato che in questi anni in cui l'export ha tenuto a galla molta parte dell'impresa del sud "noi di Sace abbiamo capito che dobbiamo semplificare i nostri prodotti per poter dare valore alle pmi, che devono esplorare i mercati sapendo che hanno una parte del rischio mitigato. Abbiamo una responsabilità, quindi, ma anche la possibilità di dare valore alle aziende con la conoscenza dei mercati e delle opportunità di crescita".
Per questo Sace ha presentato agli industriali campani i suoi "tools": "Vogliamo offrire una soluzione disponibile per ogni azienda che voglia esportare e quindi la cassetta degli attrezzi a disposizione deve essere ampia. Partiamo dalla semplice assicurazione sull'esportazione, ad esempio per la piccola impresa che vuole affrontare un mercato estero e vuole la tranquillità che l'operazione vada a buon fine. Ma possiamo avere un'azienda che vuole che l'export sia finanziato, oppure aziende di maggiori dimensioni che vogliono fare acquisizioni o investimenti all'estero".
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