MILANO - La seconda giornata del Salone del Risparmio si apre all'insegna dei Pir, i piani individuali di risparmio introdotti dalla Legge di bilancio 2017 e ormai una realtà concreta del mercato italiano.
Richiesti fortemente da Assogestioni fin dal 2011, consentiranno di allineare l'ordinamento italiano a quello di altri Paesi, quali Francia e Regno Unito, dove da diversi anni sono state introdotte agevolazioni per l'investimento di lungo periodo con la creazione di strumenti come i Plan d'Epargne en Actions (PEA) e gli Individual Savings Accounts (ISAs).
Il dirigente dell'ufficio fiscalità finanziaria del dipartimento delle Finanze, Ilario Scafati, ha chiarito alcuni aspetti della normativa, spiega una nota: "dalla possibilità della sottoscrizione per persone fisiche e senza limiti di età residenti fiscalmente nel territorio dello Stato al limite quantitativo dei 150 mila euro sull'investimento che, dice la norma, deve essere considerato come vincolo per singolo pir e non per tutta la vita".
In merito al vincolo temporale di possesso dei Pir, "non abbiamo interesse ad appesantire la gestione con costi ulteriori - ha detto Ilario Scafati - Siamo disposti, se necessario, a valutare il calcolo dei 5 anni considerando la data puntuale e non la data media". In questo modo, viene spiegato nella nota, si apre "uno spiraglio all'industria del risparmio gestito che preferirebbe questa modalità di calcolo per non vedere un incremento dei costi di gestione".
"Utili indicazioni - spiega la nota - sono state fornite anche in merito agli investimenti 'qualificati' che possono essere detenuti nel piano, con particolare riguardo alla presenza di una stabile organizzazione in Italia di un'impresa estera, da interpretarsi secondo l'accezione fiscale, quale requisito fondamentale affinché gli strumenti finanziari da essa emessi possano essere compresi tra gli investimenti qualificati del piano".
I Pir, come lo furono i fondi di investimento, possono essere - secondo gli addetti ai lavori - una nuova locomotiva per l'Italia. "Oggi la politica fiscale è una priorità, un disegno strategico fondamentale per rilanciare un progetto comune, un sogno europeo" aveva sottolineato in apertura del Salone il presidente di Assogestioni Tommaso Corcos. "La direzione intrapresa con i Piani individuali di risparmio (Pir, ndr) è quella giusta: sono strumenti che per la prima volta permettono di canalizzare il risparmio verso l'economia reale e le pmi che rappresentano la spina dorsale del paese".
In collaborazione con: