MILANO - Politiche di detassazione per le aziende, lotta all'evasione fiscale, riforme del fisco, del lavoro e delle pensioni: queste le soluzioni che, secondo i risparmiatori italiani, faranno ripartire economicamente il Paese. E' quanto emerge da un'indagine quali-quantitativa dell'Istituto Demia condotta su 3mila italiani tra i 18 e i 74 anni e presentata oggi al Salone del Risparmio. Il 53% del campione mette al primo posto il governo tra i soggetti deputati a innescare il processo di crescita, seguito dallo Stato, le aziende, i cittadini e i consumatori, le banche e i mercati finanziari. Una ripresa che, per il 55% degli intervistati, non arriverà comunque prima dei prossimi due anni. Il 79% dei risparmiatori considera una ripresa economica stabile come una delle premesse necessarie per tornare a risparmiare e a consumare. Alle prese con uno scenario economico incerto, infatti, il 60% degli intervistati dichiara di risparmiare per gli imprevisti contingenti e le necessità improvvise, e solo in seconda battuta per costruire il proprio futuro. Una tendenza che riguarda non più solo i giovanissimi ma anche le generazioni più anziane. Come rilevato da Demia in occasione delle precedenti edizioni del Salone organizzato da Assogestioni, resta poi alta la domanda di educazione finanziaria, con l'83% degli italiani che si dichiara favorevole a un programma di avvicinamento al mondo del risparmio e degli investimenti. In questo contesto, anche se introdotti da poco già il 20% degli italiani dichiara di conoscere i Piani di risparmio individuali, Pir, e di considerarli utili per il 69%.
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