“È finita l’era della globalizzazione sfrenata, del turbocapitalismo, e sta per iniziare una nuova epoca, che sarà segnata dal ritorno dello Stato, degli investimenti pubblici, in un contesto di mercato caratterizzato dal rialzo dei tassi d’interesse e dall’inflazione. È oggi necessario tornare a fare investimenti pubblici e sforare il deficit, per migliorare il rapporto debito pubblico/Pil”. E’ quanto sostiene Guido Maria Brera, direttore Investimenti di Kairos, durante il Salone del Risparmio.
“La globalizzazione si è rivelata iniqua e molto cara, non solo in termini economici, ma soprattutto in riferimento al cambiamento climatico. Negli ultimi anni siamo stati inondati da eventi in “slow motion”, la pandemia, la guerra e soprattutto il cambiamento climatico che ha un impatto diretto sull’andamento dell’economia – aggiunge Brera -. Basti pensare che a tre gradi di surriscaldamento a livello globale equivalgono alla perdita di 9 punti percentuali di Pil”. Per il manager, “l’Italia beneficerà moltissimo della nuova globalizzazione che si sta delineando, perché torna ad essere centrale nel nuovo assetto globale”. “In Kairos abbiamo deciso di scommettere sull’Italia, attraverso strategie, quali i fondi Eltif e il venture capital, che investono direttamente nel sistema economico italiano, caratterizzato dalla presenza sia di tante Pmi eccellenti, così come di numerose promettenti start-up”. Nonostante le difficoltà di questa fase, “restiamo ottimisti perché i tassi smetteranno di salire, l’inflazione in Usa raggiungerà presto plateau, permettendo agli investimenti legati alla crescita di trovare un equilibrio”
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Salone del risparmio 2022 - Assogestioni