Per la prima volta nella storia del Paese, il Marocco sara' guidato da un capo del governo islamico, Abdelilah Benkirane, 57 anni, segretario generale del Partito Giustizia e Sviluppo (Pjd), islamico moderato. Benkirane, come vuole la nuova Costituzione marocchina, e' stato nominato dal Re Mohammed VI nuovo premier e al tempo stesso "e' stato incaricato di formare il nuovo governo", come annuncia un comunicato del palazzo reale.
Benkirane e il suo partito sono arrivati primi alle elezioni legislative anticipate del 25 novembre con il 27% dei voti, pari a 107 seggi sui 395 in tutto del Parlamento. Le elezioni, le prime dopo il varo della nuova Costituzione, adottata per tentare di arginare i fermenti della Primavera Araba nel regno, hanno interessato oltre 13,6 milioni di aventi diritto al voto (su una popolazione di 33 milioni), ma sono state accompagnate da una campagna elettorale poco sentita e da scarsa partecipazione degli elettori alle urne (affluenza del 45%, in leggero aumento rispetto al 37% del 2007).
Al Referendum sulla Costituzione a luglio l'affluenza era stata del 72%. Dopo la Tunisia, e in attesa di conoscere i risultati delle elezioni in Egitto, il Marocco e' il secondo Paese della regione dove gli islamici moderati hanno vinto le elezioni. Le consultazioni, a detta del ministro degli interni Taib Charka, si sono svolte regolarmente "nella calma e normalita' come voluto dal Re".
Al riguardo, anche la Farnesina ha espresso soddisfazione per lo svolgimento "ordinato e pacifico" delle elezioni. Ricordandogli stretti legami commerciali e politici fra i due paesi, il ministro degli esteri Giulio Terzi ha assicurato che l'Italia continuera' a "seguire con grandissima attenzione il processo di modernizzazione in Marocco, che negli ultimi mesi ha visto una significativa accelerazione grazie all'approvazione, con referendum popolare, di una profonda riforma Costituzionale". Tre partiti - l'Isiqlal (60 seggi), i liberali (52 seggi) e i socialisti (39) - si sono gia' detti pronti ad allearsi con il Pjd del premier Benkirane nel futuro governo.