ROMA - Venere in Pelliccia, uscito nel 1870, e' l'opera piu' nota dello scrittore di lingua tedesca Leopold Ritter von Sacher-Masoch, 1836-1895, vissuto a lungo a Graz e passato alla storia per avere prestato il nome alla perversione sessuale del masochismo.
L'aristocratico Sacher-Masoch, nato a Lvov, la Lemberg dell'impero austro-ungarico oggi in Ucraina, dopo un periodo a Praga passo' molti decenni della sua vita a Graz, dove si era laureato a soli 19 anni in giurisprudenza e dove fu nominato poco dopo docente di storia tedesca all'universita'.
Dimenticato autore di oltre 100 pubblicazioni e romanzi sull' Europa orientale e sulla realta' sociale dell'impero asburgico, l'unica opera di Sacher-Masoch rimasta nella memoria, almeno come titolo, e' Venere in pelliccia, del 1869, romanzo d'amore tra Severino e Wanda, con il protagonista che aspira a essere trattato da schiavo dalla sua amante e diventare una sorta di giocattolo di quella frivola donna di marmo avvolta in pellicce.
Nel 1886 lo psichiatra austriaco Richard Krafft-Ebing nella sua Psychopathia sexualis defini' il sadismo e il masochismo come perversioni sessuali, nelle quali il piacere e' legato a sofferenza o umiliazione. Per descrivere il fenomeno, Krafft-Ebing parti' dai 120 giorni di Sodoma del Marchese de Sade e da Venere in pelliccia di Sacher-Masoch. Uno stigma, che fece soffrire lo scrittore per tutta la vita.
Varie opere cinematografiche che hanno tratto ispirazione da questo romanzo. Tra esse Venus in Furs di Jesus Franco (1969), Le malizie di Venere di Massimo Dallamano (1969), e Venus in Furs diretto dai registi olandesi Victor Nieuwenhuijs e Maartje Seyferth (1995).
Guido Crepax ha realizzato il fumetto Venere in pelliccia, pubblicato nel 1984.
Il gruppo musicale The Velvet Underground ha inciso il brano Venus in Furs.