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Centrosinistra fa en plein e si riprende Roma. Strappa Brescia, Imperia, Treviso e Viterbo a Pdl e Lega. E' 11 a 0

Redazione ANSA ROMA

di Valentina Roncati

ROMA - Il centrosinistra fa en plein: trionfa a Roma, che strappa al centrodestra dopo 5 anni, così come Brescia, governata dal Pdl negli ultimi 5 anni. Dopo 18 anni di indiscusso dominio del centrodestra, si riprende anche Viterbo, e dopo 20 anni strappa Treviso alla Lega e Imperia (feudo dell'ex ministro Claudio Scajola) al Pdl. Tutti gli 11 capoluoghi al ballottaggio sono infatti andati a sindaci del centrosinistra, e, se si sommano ai 5 già vinti al primo turno (Sondrio, Pisa, Massa, Isernia e Vicenza) portano la vittoria del centrosinistra sul centrodestra a 16 a 0. A ROMA il candidato del centrosinistra, il medico Ignazio Marino, che già al primo turno aveva conquistato quasi il 43% dei consensi, ha strappato la città al sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), trionfando con il 63,9%; Alemanno si ferma al 36,1%. La città fa però anche segnare un preoccupante astensionismo: a Roma ha votato il 44,93%, -8% rispetto al primo turno quando era andato a votare poco più di un elettore su due. In generale, a livello nazionale l'affluenza ha segnato un calo di ben 11 punti rispetto a 15 giorni fa: ha votato il 48,5%, rispetto al 59,7% del primo turno. Nei capoluoghi brucia alla Lega la sconfitta di Gentilini, il 'sindaco sceriffo' che, direttamente o indirettamente, ha guidato la politica di TREVISO' dal lontano '94. ''E' finita l'era Gentilini, è finita l'era della Lega e del Pdl", ha commentato lui stesso parlando con l'ANSA.

A SIENA, storica roccaforte del centrosinistra sconvolta dal caso Monte dei Paschi, Bruno Valentini (Pd, Sel e lista civica) riesce, con il 52% dei voti, a prevalere di misura su Eugenio Neri, che si ferma al 48%. Altro dato eclatante è quello di BRESCIA, dove, dopo 5 anni, la città torna ad essere guidata dal centro sinistra. Emilio Del Bono, sostenuto da Pd e civiche, ha ottenuto il 56,52% dei voti. Il candidato del centro destra, il sindaco uscente Adriano Paroli, si è fermato al 43,47%. Un altro feudo strappato al centrodestra è IMPERIA: dopo 20 anni di governo di centrodestra, il feudo dell'ex ministro Claudio Scajola ha deciso di cambiare. Il nuovo sindaco è l'imprenditore Carlo Capacci, sostenuto da Pd e tre liste civiche, tra cui una che fa capo all'ex sindaco Paolo Strescino (ex Pdl) e che raccoglie dissidenti del Pdl. Ha vinto il ballottaggio con oltre il 76%; al candidato Pdl, Erminio Annoni, il 23,8%. Il centrosinistra torna anche alla guida di Viterbo, dopo 18 anni: Leonardo Michelini, con il 62,9% dei consensi, ha strappato la città al sindaco uscente Giulio Marini, che si è fermato al 37,1%. A IGLESIAS, commissariata e prima in mano al centrodestra, vince, anche se di misura, Emilio Gariazzo (Pd, Sel, Comunisti italiani, liste civiche) con il 51,7%.

Il centrosinistra riesce a riconfermare la poltrona del sindaco a LODI - dove vince Simone Uggetti (Pd, Sel e liste civiche) - a BARLETTA, dove si impone, con il 62,9%, Pasquale Cascella, giornalista ed ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ad AVELLINO, dove vince Paolo Foti, con il 60,6% dei consensi e ad ANCONA. Qui Valeria Mancinelli, candidata del centro sinistra, ha battuto con il 62,6% lo sfidante del centro destra Italo D'Angelo (37,4%) ed è il primo sindaco donna della città. Negli altri 56 comuni al voto - 54 superiori ai 15 mila abitanti, 2 inferiori a questa cifra - 34 sono andati al centrosinistra, 2 se li è aggiudicati il Movimento Cinque Stelle: sono Pomezia (Latina) e Assemini (Cagliari). Negli altri 18 ha vinto il centrodestra. In alcuni, tuttavia, lo scontro è stato tutto interno a quest'area: è il caso di Sabaudia, dove il candidato di Fratelli d'Italia, Maurizio Lucci, ha vinto, con il 56,1%, su quello sostenuto da Pdl, La Destra e liste civiche, Giovanni Secci. O di Bisceglie, in Puglia, dove l'esponente sostenuto da Unione di centro e liste civiche, Francesco Carlo Spina, ha battuto il candidato del Pdl, Giovanni Casella. E a Carovigno (Brindisi) è sindaco Cosimo Mele, l'ex deputato dell'Udc dello scandalo a luci rosse dell' estate 2007 nell'Hotel Flora di Roma: ha battuto, sostenuto da diverse liste civiche, Antonia Gentile, sostenuta dal Pdl. Infine a Sulmona, funestata dalla morte del candidato Di Benedetto durante la campagna elettorale, ha vinto Giuseppe Ranalli (Pd).

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