di Mimmo Trovato
L'intero equipaggio identificato e sette presunti scafisti fermati. Rilasciati, invece i due sospettati che erano stati bloccati dopo lo sbarco. E' la svolta nelle indagini sul 'viaggio della speranza' conclusosi ieri a Scicli in cui sono morti annegati 13 migranti, che erano su un peschereccio partito sei giorni prima da Tripoli con a bordo circa 200 persone e che si è arenato sui fondali di sabbia a 50 metri dalla costa. Sono stati agenti della squadra mobile della Questura di Ragusa e militari dei carabinieri e della guardia di finanza di Modica a fermare cinque siriani, di età compresa tra 25 e i 32 anni, e due egiziani, di 33 e 28 anni.
Il provvedimento, emesso dal procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, e dal sostituto Serena Menicucci, ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma anche morte e lesioni come conseguenza di un altro delitto, reato quest'ultimo considerato di natura dolosa. Ai magistrati, allo stato, manca la prova che le vittime siano state costrette a gettarsi in mare da componenti dell'equipaggio. Tra i destinatari del provvedimento non ci sono i due presunti 'scafisti' che erano stati bloccati durante lo sbarco. Non sono stati riconosciuti dagli altri 'compagni di viaggio' e quindi sono stati rilasciati e condotti nel centro di accoglienza di Pozzallo.
Nella struttura sono stati portati circa 180 migranti, di nazionalità eritrea e egiziana. Erano partiti con il peschereccio salpato sei giorni fa da Tripoli, in Libia, pagando circa 2.000 euro a testa avendo come obiettivo il Nord Europa, considerando l'Italia una "terra di transito". Intanto gli investigatori stanno eseguendo i rilievi per l'identificazione delle vittime: tre di loro, siriani, avevano dei documenti, mentre altri due sono stati riconosciuti da un fratello e da un cugino, che erano in viaggio con loro.
Otto migranti, compresa una donna incinta, si trovano ancora ricoverato in diversi ospedali dell'isola. Il più grave è nel reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi di Catania: è l'uomo investito da un'auto mentre fuggiva a piedi subito dopo lo sbarco. Ha un vasto ematoma cerebrale e una lesione all'osso temporale. E' tenuto in coma farmacologico dai medici che si sono riservati la prognosi. Il ministro della Difesa, Mario Mauro, si è congratulato con il maresciallo capo dei carabinieri Carmelo Floriddia che ieri ha salvato tre migranti e recuperato sei corpi.
Il presidente della Cei, cardinale Bagnasco, si è chiesto "se veramente l'Ue prenda in seria considerazione questo dramma umano che continuerà ad affacciarsi sulle coste dell'Italia che sono quelle dell'Europa". La Commissione Ue, con il portavoce di Cecilia Malmstroem, ha "deplorato la tragedia" avvenuta a Scicli e ha ribadito che "bisogna intensificare la lotta contro i trafficanti e le reti criminali" che gestiscono l'immigrazione clandestina. Il vice presidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio, ha invitato "le Istituzioni tutte" a "tenere alta la guardia su questo fenomeno che sta diventando un business anche per le mafie locali".