Sono i partner e gli ex i principali autori della violenza di genere: il 13,6% delle donne tra i 16 e 70 nel corso della propria vita e' stata vittima delle loro violenze fisiche o sessuali. Come la donna speronata in auto e accoltellata dall'ex marito oggi Borgo Vercelli. Atti gravi con ferite e ripercussioni profonde. Di queste il 90,6% ha dovuto subire rapporti sessuali indesiderati, il 79,6% tentativi di strangolamento, soffocamento e ustione, il 77,8% schiaffi, pugni, calci e morsi. E in moltissimi casi di violenze in contesti familiari, neppure una gravidanza ferma il partner, anzi nel 7,5% dei casi l'aspettare un bambino scatena l'ira dell'uomo.
I dati dell'Istat ricordano come la violenza sulle donne sia "un fenomeno ampio, diffuso e polimorfo", accompagnato e spesso anticipato da vessazioni psicologiche, da uno stato di soggezione e vessazione, che riguarda 4 donne su 10.
Nasce da un'idea fraintesa di possesso, ha affermato il cardinale Gianfranco Ravasi, riflettendo sul femminicidio: "Con le cose si tratta di possesso e se ti da' fastidio una cosa la puoi schiacciare e eliminare. Oggi siamo quasi incapaci di un rapporto io/tu e tutto diventa io/esso dove l'altro e' un oggetto e se mi da' fastidio lo posso eliminare e calpestarlo".
Il 21% delle donne, oltre 4,5 milioni, ha dovuto subire nel corso della propria vita atti sessuali degradanti e umilianti, rapporti non desiderati, percepiti come violenza, abusi o molestie fisiche sessuali gravi come stupri o tentati stupri. Un milione e 157 mila nelle forme piu' gravi: lo stupro (653mila) e tentato stupro (746mila). E ancora: il 20,2% delle donne tra i 16 e i 70 anni, 4,3 milioni, e' stata vittima di violenza fisica, minacce, schiaffi, pugni, calci. Un crescendo che in una minoranza dei casi, l'1,5%, ha portato a danni seri e permanenti, per strangolamento, ustione, soffocamento. Tra le moglie e le fidanzate vittime di violenza, il 37,6% ha riportato ferite o lesioni, il 21,8% soffre di dolori ricorrenti.
Le donne devono fronteggiare l'affermazione della forza fisica, ma anche subire, a vari livelli, forme di svalutazione e sottomissione e i segni rimangono sul corpo e a livello psichico: una su 4 ha difficolta' a concentrarsi e soffre di perdita di memoria. Se il 31,5% delle donne, quasi una donna su tre, ha subito nella propria vita una forma di violenza fisica o sessuale, l'"asimmetria di potere" puo' sfociare anche in gravi forme di svalorizzazione, limitazione, controllo fisico, psicologico ed economico. Il 40,4% delle donne, oltre 8,3 milioni di donne, e' stata vittima di violenza psicologica da parte del partner o dell'ex. La 'violenza economica' all'interno della coppia riguarda il 4,6% delle donne.
"Prima di arrivare alla violenza efferata ci sono i sintomi - ha commentato la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Teresa Amici -. E questo avviene fin dai banchi di scuola. impressionante la regressione nei rapporti tra sessi nella scuola italiana. quindi evidente che la battaglia principale deve essere insegnare che questa e' una societa' di donne e di uomini".