Con il ritorno della libertà di uscire di casa e viaggiare, di andare al ristorante e a scuola, in Francia non poteva mancare la spinta alla ripresa dei tanti set cinematografici che sono stati sospesi a causa della pandemia. E' stato il ministro della Cultura, Franck Riester, ad annunciare oggi la creazione di un fondo di indennizzo di 50 milioni di euro, d'accordo con il Centro nazionale del cinema (CNC): "per ricominciare con le riprese - ha spiegato Riester alla radio France Info - bisogna che i produttori siano protetti".
Ed erano stati proprio i produttori, infatti, a chiedere lo sblocco di fondi una tantum. Il governo ha preso la decisione immediatamente e l'indennizzo sarà operativo dal 1 giugno.
All'operazione di soccorso alla cultura non partecipano le assicurazioni, come era stato annunciato in un primo momento: "ci si può anche rammaricare - ha detto il ministro - ma gli assicuratori oggi non possono o non vogliono, anche se abbiamo cercato soluzioni con loro, riassicurare il rischio-Covid". Il fondo sarà attivo fino alla fine del 2020 e coprirà i costi derivanti dal blocco dei set cinematografici, che in qualche caso sono stati definitivi, in seguito a casi di positività anche isolati. La sovvenzione statale non deve, invece, servire a coprire le perdite legate al lockdown passato o, eventualmente, futuro in caso di seconda ondata epidemica.
In concreto, il fondo dovrà consentire di coprire il rischio fino al 20% del costo del film la cui produzione si è bloccata, fino a un plafond di 1,2 milioni di euro. E' previsto, per superare tale tetto, un eventuale coinvolgimento delle regioni, dell'Unione europea e degli assicuratori.