Senza il sostegno di Fi e Ncd Sergio Mattarella non ha i numeri per essere eletto al Quirinale oggi, alla prima votazione.
Ma secondo lo schema iniziale, che vedrebbe il candidato eletto al quarto scrutinio con la maggioranza assoluta di 505 voti, il Giudice Costituzionale avrebbe i numeri anche con il no di Silvio Berlusconi.
Il Pd infatti può contare su 444 (446 con i presidenti di Camera e Senato che però non votano) grandi elettori, tutti o quasi a favore dell'elezione di Mattarella. A questi vanno aggiunti i 34 elettori Sel - oggi è arrivato il placet ufficiale anche di Vendola -, i 32 voti del gruppo autonomie e anche i 45 sì dell'area composta da Scelta Civica e dai Popolari.
A questo corposo gruppo potrebbe probabilmente anche aggiungersi quello degli ex M5s, che non hanno dato finora il loro diniego alla candidatura di Sergio Mattarella e che sono formati da circa 32 parlamentari. Il totale sarebbe quindi di oltre 580 voti, sufficienti per chiudere la partita alla quarta votazione prevista sabato.
Resterebbe così il no dei grandi elettori leghisti e di FdI (48 voti), quello di Gal (15 voti) e quello del M5s (129 voti). Ancora incerto invece il sostegno di Fi (142 grandi elettori) e Area popolare (75 voti) che decideranno a breve cosa fare. Ma se Berlusconi desse il proprio placet sarebbe possibile chiudere già oggi ottenendo una maggioranza superiore a quella di 673 voti richiesta nei primi tre scrutini. Con una incognita, quella dei franchi tiratori, che però almeno nell'AreaDem sembrerebbe ridotta al minimo sulla candidatura di Mattarella.