Tanti i progetti e le iniziative avviate, non molte quelle già concluse: a fare il punto sul piano dell'edilizia scolastica è stato il piano di riforma sulla "Buona Scuola". Come si può leggere sull'opuscolo che descrive e spiega la riforma, il Governo ha aperto i lavori, trovato nuove risorse e promette di sbloccarne altre, ma solo una piccola percentuale dei progetti è stata portata a termine.
Ecco quindi nel dettaglio, secondo l'analisi di Skuola.net, qual è la situazione nelle nostre scuole "da incubo".
#SCUOLE SICURE - L'hashtag si riferisce al progetto dedicato ad interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, rimozione amianto e adeguamento sismico. Il governo dichiara di aver aperto più del 93% dei cantieri, ma di questi lavori, solo il 4,2% sono stati conclusi. Il 2,6% dei progetti non è stato ancora avviato. Per questi lavori, saranno investiti ben 150milioni di euro dal passato "Decreto del Fare" del governo Letta. Il nuovo Governo ha stanziato poi altri 400 milioni di euro che finanzieranno ulteriori 1.639 interventi nelle regioni escluse dal precedente decreto. Ma di questi se ne parlerà solo dal 2015, visto che il termine per le procedure di assegnazione degli appalti è il 31 dicembre 2014.
#SCUOLENUOVE - Il progetto #Scuole Nuove prevede l'investimento di 122 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 per consentire ai 4.000 Comuni che hanno risposto all’appello del Presidente del Consiglio la deroga al patto di stabilità. Sono circa 404 le scuole che saranno rinnovate con progetti dall’importo medio di 1 milione di euro ciascuno. Nell'opuscolo, però, non si parla dello stato dei lavori.
#SCUOLEBELLE - Nel 2014 sono stati stanziati 150 milioni di euro per finanziare "interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale delle scuole". Il governo dichiara che si interverrà su 7.751 plessi nel 2014 e su oltre 10 mila nel 2015, con un investimento di 300 milioni di euro. Secondo i dati presentati, il 30 settembre saranno conclusi solo circa il 35% dei lavori previsti.
ALTRE MISURE DI EDILIZIA - Gli interventi sono molti e i fondi che serviranno saranno: per questo il governo promette di sbloccare anche tutte quelle risorse, stanziate ma mai adoperate, che permetteranno di mettere insieme un gruzzoletto niente male. Per farlo, il decreto Sblocca Italia ha fatto rientrare le procedure riguardanti l'edilizia scolastica tra quelle d'urgenza. Una di queste risorse è costituita da ben 300 milioni di euro INAIL. Per poter essere utilizzate, la condizione è però progettare, almeno una in ogni provincia, scuole “innovative” e all’avanguardia anche da un punto di vista didattico. Un'altra risorsa sono i mutui per l’edilizia. Si sta arrivando a definire la programmazione regionale che porterà nel 2015 a sbloccare circa 800/900 milioni di euro che riguarderanno circa 4 mila scuole. Sono infine previste risorse per l’edilizia scolastica dall’8 per mille e altre che saranno previste dalla programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali.