"Davanti a noi c'è il pericolo di un autoritarismo di Grillo o di Casaleggio". Lo ha detto Silvio Berlusconi ad Agorà su Rai3. "Questo tipo di autoritarismo - ha proseguito - nasce quando un Paese è in crisi economica, quando la povertà e la disoccupazione aumentano e quando le regole della democrazia non sono più pacifiche". Su Grillo, ha aggiunto, "ho detto un fatto storico, non un insulto". Berlusconi è anche ritornato sulla propria affermazione secondo la quale Grillo ha la stessa impostazione di Hitler: "Hitler diceva 'siamo in crisi perché dentro di noi ci sono dei nemici da eliminare, gli ebrei'; Grillo dice la stessa cosa 'eliminiamo il Parlamento e facciamo dei processi politici in piazza a imprenditori, ai giornalisti e ai politici'".
Renzi a P.Chigi non è democrazia - L'ex premier si è detto poi ancora convinto delle larghe intese, perché, ha spiegato, "di fronte al pericolo di un regime autoritario qualsiasi ipotesi alternativa va perseguita". Resta il fatto però che il modo in cui Renzi è arrivato a Palazzo Chigi "non rientra nelle regole della democrazia, è una cosa che non succede in nessuna democrazia e quando io la racconto all'estero non ci credono". Il premier, peraltro, ha sottolineato l'ex Cavaliere, "è in mano ai comunisti".
Sentenza Mediaset politicizzata - E un passaggio arriva anche sulla sentenza Mediaset. "Contro di me - ha detto Berlusconi - c'è stata una sentenza politicizzata con la quale la sinistra mi ha espulso dal Parlamento e mi ha reso incandidabile per sei anni". Lo ha detto Silvio Berlusconi ad Agorà su Rai3 a proposito della sentenza Mediaset. Il leader di Forza Italia si è detto sicuro che "la sentenza sarà annullata dalla Corte Europea di Strasburgo". "Ci sono prove insuperabili - ha insistito - che non sono state considerate perché non mi si voleva ammettere davanti ad una corte, bensì davanti ad un plotone di esecuzione".