Il palco è lo stesso, la piazza anche, la gente ad applaudirlo più o meno pure: Beppe Grillo torna in piazza Duomo a Milano a poco più di un anno di distanza ancora con Dario Fo al suo fianco con la stessa parola d'ordine di sempre: 'Tutti a casa'. Ce n'è un'altra però, ed è quella che dà il nome al tour elettorale per l'Europee: 'Vinciamo noi', ripetono i parlamentari che salgono sul palco prima del loro leader. ''Apriremo il Parlamento europeo come una scatoletta di wurstel'', aggiunge Grillo. Ma si parte prima dall'Italia dove ''vinciamo noi e andremo al governo con il 58% come Roosevelt'' perché ''è in corso una rivoluzione che manderà tutti a casa: l'ebetino sparirà e spariranno tutti perché non sono niente, sono solo persone mediocri''. Il Movimento 5 Stelle è cresciuto, spiega Grillo, ''è un sogno condiviso da 10 milioni di persone che è diventato una rivoluzione felice'' e quindi ''abbiamo già vinto, saremo cattivissimi, ma non abbiamo bisogno di vendetta''. Fischia forte la piazza appena Grillo nomina Giorgio Napolitano, 'Renzi stai sereno!! A Milano non c'è nessuno', si legge su un grande striscione che prende in giro il presidente del Consiglio.
''Stiamo vincendo'', urla Dario Fo che critica i politici che ''in ogni momento si fanno beccare con le mani nel sacco come i ladroni''. 'Presidente, presidente' urla la folla all'88enne premio Nobel ''che ha abbracciato il movimento senza dire nessun però e nessun ma'', ricorda Grillo. Che attacca come al solito tutti ''con una rabbia buona, un virus che non si ferma più'', a partire da Renzi ''che non mi fa più pena perché è cinico, finto, un simpatico che fa il simpatico e diventa antipatico''. Per il premier ha invocato la lupara bianca ''che vuole dire sparizione dal punto di vista mediatico'', ma ''sono tutti dilettanti e parassiti'' mentre ''in due anni i nostri sono diventati i politici più preparati che ci sono in Italia''.
''A Roma c'era l'ebetino, è imbarazzante, non c'era nessuno'', dice Grillo che domani chiuderà il suo tour a Roma ''e faremo vedere che ci sono milioni di persone''. Da Renzi si arriva fino a Martin Schulz che ''è uno zerbino'' e ''fa una campagna vergognosa con i soldi europei e si permette di insultare un movimento come il nostro. Ma chi cazzo sei Schulz? Cerca di zavorrarti con la Merkel perché questa arietta arriverà lì e ti spazzerà via''. ''Non si sa cos'è il parlamento europeo, cosa vuol dire essere europeo, io non lo so. Apriremo il parlamento europeo come una scatoletta di wurstel'' aggiunge Grillo perchè il Movimento 5 Stelle ''è un treno in corsa'' con ''i cittadini che entrano nello Stato, senza intermediazione. Questo è il grande progetto del Movimento''. ''Il nostro programma è andare lì a vedere che accordi hanno firmato, andiamo lì e proteggiamo il nostro made in Italy '' e ''poi faremo un referendum sull'euro''. ''Dio ci stai ad ascoltare una volta nella vita? Il 25 maggio sarà decisiva per la nostra vita: o noi o loro'', è l'urlo finale di Grillo