Foto di Giuseppe Lami
Matteo Renzi parlerà solo domani. La vittoria è così chiara e netta che il premier preferisce fare un passo indietro e far salire nella conferenza stampa finale non solo i fedelissimi ma anche chi, come il capogruppo Roberto Speranza, ha creduto nella sua svolta. "Sono commosso e determinato, adesso al lavoro per un'Italia che cambi l'Europa", esulta su twitter il premier che ora medita già alle sue mosse per incidere in Europa e, a quanto si apprende, sarebbe pronto a chiedere per il Pd la presidenza del Consiglio o del Parlamento. Renzi, dopo aver aspettato i primi dati a Palazzo Chigi, ha raggiunto il partito a largo del Nazareno. L'esultanza si alternava, nelle stanze al secondo piano, all'incredulità per un risultato inaspettato. "Neanche la Dc negli anni d'oro", era il commento più gettonato tra i senior. I giovani, invece, festeggiavano un risultato mai visto nella storia, pur breve, del Pd. "Eravamo abituati alle delusioni finali, quindi fino ad un certo punto ci siamo trattenuti", racconta il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Renzi, dopo aver stretto mani ed essersi abbracciato con ministri e fedelissimi, è entrato nella sua stanza da segretario, salvo concedersi a qualche selfie anche con un bersaniano di ferro come Nico Stumpo che non ha voluto mancare la serata indimenticabile. Il premier, come è nel suo carattere, guarda già oltre lo tsunami che ha provocato. Non marcherà certo di sottolineare il valore "storico" della sua vittoria anche in chiave interna anche se, spiegano membri della minoranza, è probabile che alla luce di questa vittoria si aprirà, piaccia o no, un periodo di pax interna. Ma al centro dei suoi pensieri è ora preparare le mosse per incidere nei futuri assetti dell'Ue. "Saranno importanti gli uomini ma anche le politiche e noi saremo determinatissimi a chiudere l'era dei burocrati e cominciare a creare l'Europa dei cittadini", è la convinzione di Renzi che già domani potrebbe avere contatti con i colleghi del Pse. E tra i renziani si respira un'aria trionfale pensando che "ora la Merkel dovrà guardarci con rispetto". Martedì Renzi volerà a Bruxelles per un primo confronto con i leader europei. "L'avevo detto che questa era una congiunzione astrale irripetibile per cambiare rotta all'Europa tra elezioni, nuovi organismi e semestre di presidenza italiana" ricorda il segretario dem che vede il primo astro, la vittoria del Pd, illuminarsi.