E' il giorno più amaro per il Movimento 5 Stelle: lo shock per l'inaspettato crollo alle Europee, è lo sfogo di deputati e senatori, è "duro, incredibile, inspiegabile". I parlamentari cinquestelle non commentano, non vogliono farlo. La consegna del silenzio che si sono imposti nella notte, quando i primi dati già lasciavano intravedere una pesante sconfitta, regge anche il giorno dopo, quando il tracollo è ufficiale.
Ma il clima di delusione è evidente, superato soltanto dall'ansia di comprendere che cosa accadrà nelle prossime settimane. Un piano B, rispetto alla vittoria, non è stato preparato. Anche la permanenza di Grillo alla guida del Movimento viene messa in dubbio: il leader 5S aveva lasciato intendere che, in caso di sconfitta, avrebbe lasciato. C'è chi lo auspica, come gli ex andati via ed ora pronti a formare un nuovo gruppo parlamentare al Senato (si dovrebbe chiamare "Democrazia Attiva") e chi teme che un suo addio significherebbe la fine. Lui non risponde direttamente, ma lascia intendere che non ha intenzione di mollare.
"Vedo messaggi: 'Cosa facciamo? Andiamo avanti?'. Certo che andiamo avanti!", assicura dal suo blog. Nei palazzi romani non si accenna ad alcuna reazione. Viene cancellato anche l'appuntamento previsto nel pomeriggio davanti a Montecitorio per commentare con i parlamentari le amministrative. Nessuna riunione ufficiale per analizzare il voto e studiare una exit strategy. Si attende qualche dritta da Milano, dove Grillo ha raggiunto Gianroberto Casaleggio. La linea arriva dal blog. Grillo prima ringrazia i cinque milioni e 800mila elettori del Movimento dedicandogli la poesia "If - Lettera a un figlio " di Rudyard Kipling; poi cita il Fabrizio De André, genovese come lui, postando il testo della "Canzone di maggio" ("Verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte").
Infine, appare in video. L'ex comico ammette la sconfitta, incoraggia i suoi ma, soprattutto, attribuisce agli elettori la colpa del crollo. "Non e' una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. Vinciamo poi, sì rivinciamopoi", assicura facendo proprio un hashtag coniato dagli avversari in rete subito dopo il risultato elettorale. "Abbiamo il tempo dalla nostra. Forse è ancora presto - aggiunge - questa Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un pò a nipoti e figli, ma preferiscono stare così". Quanto al risultato, "sono numeri che non si aspettava nessuno, però noi siamo lì. Siamo il primo movimento e il secondo partito senza aver promesso niente a nessuno né dentiere, né 80 euro. Sarei ottimista quindi: non scoraggiatevi" ironizza, prendendosi un Maalox (farmaco contro l'acidità di stomaco) e invitando anche Casaleggio a fare altrettanto.
La prima a raccogliere l'appello di Grillo è Roberta Lombardi, l'ex capogruppo alla Camera alla quale ieri è toccato l'ingrato compito di commentare per prima i dati del voto. "Ai tanti che in queste ore ci dicono "non mollate", rispondo che questo pensiero non ci sfiora neanche", scrive su facebook. "Anzi - insiste - grande è la determinazione a continuare il nostro lavoro, a migliorarlo, a comunicarlo meglio". Le prime prove da superare arriveranno presto. L'interrogativo è rivolto a comprendere se cambierà il tipo di opposizione M5S. Intanto, a palazzo Madama, 12 senatori ex stellati si sono già organizzati per formare un nuovo gruppo. Il timore è che possa fungere da calamita per nuovi eventuali dissidenti. "Se vogliono salire sulla barca del vincitore, si affrettino - si commenta in ambienti 5S - ma poi ci lascino lavorare in pace".