Virginio Merola, sindaco di Bologna negli ultimi cinque anni, cerca la conferma con l'obiettivo di chiudere la partita (come avvenne nel 2011) già al primo turno. A rincorrerlo ci sono Lucia Borgonzoni, candidata della Lega Nord sostenuta anche da Fratelli d'Italia e Forza Italia e Massimo Bugani, fedelissimo di Beppe Grillo, candidato, come cinque anni fa, per il Movimento 5 Stelle.
Per entrambi l'obiettivo è il secondo posto e costringere Merola al ballottaggio. La campagna elettorale bolognese ha visto Merola (che ieri ha potuto infine incassare anche il sostegno da parte di Matteo Renzi) rivendicare le cose fatte nel primo mandato, ma ha avuto fra i suoi protagonisti anche Matteo Salvini.
Il leader della Lega è arrivato più volte in città per sostenere l'unica candidata del Carroccio in una grande città e alle sue iniziative hanno sempre fatto seguito contestazioni dei centri sociali, non di rado culminate con scontri con le forze dell'ordine. Il Movimento 5 Stelle arriva invece a queste elezioni dopo qualche polemica dovuta al fatto che la candidatura di Bugani è arrivata senza la consueta votazione online. Il candidato sindaco sperava in un sostegno diretto di Grillo che, però, in città non si è visto. Sull'esito delle elezioni potrebbero pesare i risultati dei due outsider. Manes Bernardini, ex leghista, vicino a Flavio Tosi, molto conosciuto a Bologna, è sostenuto da una lista civica appoggiata da Udc e Ncd. Federico Martelloni, invece, guida la Coalizione civica, un rassemblement di sinistra che tiene insieme un pezzo di Sel (l'altro sostiene Merola), Possibile ed alcune altre sigle di sinistra, fra le quali anche alcuni centri sociali. Completano la griglia di partenza Ermanno Lorenzoni (Partito comunista dei lavoratori), Mirko De Carli (Popolo della famiglia), Sergio Celloni (lista Gol) e Matteo Badiali (Verdi).