Il centrodestra si conferma a Lecce coalizione di riferimento ma il candidato sindaco Mauro Giliberti non riesce a sfondare, costretto al ballottaggio con Carlo Maria Salvemini, del centrosinistra. Il ritorno alle urne dell'elettorato leccese é ormai certo, arrivati a metà scrutinio, nonostante la percentuale di preferenze ottenuta al momento dal giornalista inviato di 'Porta a Porta' si attesti poco sopra il 45%, mentre Salvemini si ferma al 29%. Il terzo polo di Alessandro Delli Noci, l'ex assessore della giunta Perrone che, in contrasto col sindaco uscente, aveva deciso di candidarsi per conto proprio, si attesta sul 17%.
Il Movimento 5 Stelle con Fabio Valente si ferma al 6,5%. Solo briciole per gli altri due candidati, Luca Ruberti per Lecce Bene Comune, e Matteo Centonze di Casa Pound. Non accadeva dal 1995 che Lecce andasse al ballottaggio, quando venne eletto l'ultimo sindaco espressione del centrosinistra della città, Stefano Salvemini, padre di Carlo, che venne eletto proprio al secondo turno. Singolare il dato del voto di lista. Giliberti ottiene sette punti in percentuale in meno rispetto al 52,63% delle liste che lo sostengono. Discorso contrario per Salvemini, che a fronte del riscontro personale ottenuto, deve fare i conti con oltre quattro punti in percentuale in meno ottenuto dalle liste. Fondamentale a questo punto capire a chi Delli Noci darà il suo tesoretto di preferenze.