"La prossima settimana conoscerete la squadra di governo che proporremo al presidente della Repubblica. Saremo gli unici a farlo primo del voto". Lo annuncia Luigi Di Maio in un video su Fb dove commenta: "Sono entusiasta della squadra che stiamo costruendo e delle persone che stanno dando la loro disponibilità: sono un patrimonio di tutta l'Italia".
"Chiuderemo la campagna elettorale con Beppe, Alessandro e tutti i candidati, venerdì due marzo a Roma, in piazza del Popolo", ha detto ancora Di Maio.
"Il centrosinistra è fuori dalla campagna elettorale: è un partito di impresentabili. Lo sanno da tempo di essere fuori combattimento e quindi hanno fatto una legge elettorale per avvantaggiare il centrodestra. Nel singolo collegio la partita è fra noi e la coalizione di Berlusconi, perché anche votare Pd è votare Berlusconi". "La partita è tra noi e la coalizione di Berlusconi".
E Beppe Grillo è tornato con un nuovo post sul suo blog dove ha commentato la diffusa insoddisfazione per questa campagna elettorale. "Il movimento, che non è stato perfetto, ma soltanto eccellente, nel portare cittadini normali in Parlamento che mantenessero un impegno a non arricchirsi con la politica, è il bersaglio di una quantità di italiani che, evidentemente, si sentono svizzeri quando pensano a sé stessi". "Sostenere che la campagna elettorale faccia schifo è la stessa cosa di rifiutare sé stessi" ha affermato.
"Forse mancava una cosa in questa realistica rappresentazione del paese reale: qualcuno che cercasse di fare le cose per bene. E come si comporta la gran parte della gente quando vede qualcuno impegnarsi? Gli rompe i coglioni, pretende che si comporti perfettamente, che emerga da questa melma marcescente completamente immacolato, un messia insomma!" afferma il fondatore del M5s.
"Il trasformismo, non è certo una novità, così come non c'è nessuna novità se il parlamento fa la gara per riempirsi di inquisiti, condannati&hellip insomma: delinquenti. Si vede che a noi italiani piacciono, in caso contrario abbiamo avuto moltissime occasioni per mandarli via a calci nel culo". In questa campagna, aggiunge, "ci sono i cafoni, perché forse in Italia i cafoni non esistono?".
"Nessuna integrità morale individuale può sopravvivere alla degenerazione della squadra a cui appartiene, a meno che non la abbandoni: questa è la più bella campagna elettorale dalla nascita della costituzione" esordisce Grillo ricordando che "praticamente tutti si lamentano della campagna elettorale, l'aggettivo più ripetuto è che sarebbe brutta. A parte il fatto che non saprei dire nulla sull'estetica delle campagne elettorali, mi chiedo&hellip cosa c'è che non va in questa in particolare? Stavo riflettendo quando sono stato fulminato dalla risposta così, senza preavviso: la gente ne parla male perché questa è la campagna elettorale che rispecchia meglio di tutte il paese, il suo popolo, la sua pretesa di sopravvivere a tutto senza alcun impegno personale, semplicemente lamentandosi". Insomma, continua il garante 5 Stelle, "se è vero che siamo in democrazia perché tutti sembrano impegnati a lamentarsi della campagna elettorale? Non parlo dei politici sia chiaro, ma della campagna in sé e per sé. Perché mai, come nel 2018, il paese sia stato rappresentato così efficacemente dal caravanserraglio che precede le politiche", compresi "i grandi giornalisti che si dimostrano inorriditi, snob. Altri che ci sguazzano dentro, ma tutti quanti sono lì perché hanno sempre accettato il gioco".
"Nessuna integrità morale individuale può sopravvivere alla degenerazione della squadra a cui appartiene, a meno che non la abbandoni: questa è la più bella campagna elettorale dalla nascita della costituzione" esordisce Grillo ricordando che "praticamente tutti si lamentano della campagna elettorale, l'aggettivo più ripetuto è che sarebbe brutta. A parte il fatto che non saprei dire nulla sull'estetica delle campagne elettorali, mi chiedo&hellip cosa c'è che non va in questa in particolare? Stavo riflettendo quando sono stato fulminato dalla risposta così, senza preavviso: la gente ne parla male perché questa è la campagna elettorale che rispecchia meglio di tutte il paese, il suo popolo, la sua pretesa di sopravvivere a tutto senza alcun impegno personale, semplicemente lamentandosi". Insomma, continua il garante 5 Stelle, "se è vero che siamo in democrazia perché tutti sembrano impegnati a lamentarsi della campagna elettorale? Non parlo dei politici sia chiaro, ma della campagna in sé e per sé. Perché mai, come nel 2018, il paese sia stato rappresentato così efficacemente dal caravanserraglio che precede le politiche", compresi "i grandi giornalisti che si dimostrano inorriditi, snob. Altri che ci sguazzano dentro, ma tutti quanti sono lì perché hanno sempre accettato il gioco".