(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Un Padiglione con pareti e soffitti
costruiti con materie prime naturali, come chicchi di caffè e
bucce d'arancia, che attraverso installazioni di alghe sarà in
grado di assorbire l'anidride carbonica prodotta dai visitatori
trasformandola in ossigeno e con una tettoia su cui sarà dipinto
il più grande tricolore della storia d'Italia, verniciato con
prodotti ad alta sostenibilità, derivanti da elementi naturali e
da scarti di lavorazioni alimentari. E' questo e molto di più
il Padiglione Italia per Expo 2020 Dubai. ''Un modello di
economia circolare, totalmente riutilizzabile e compostabile'',
ha spiegato il Commissario Generale dell'Italia a Expo Dubai
Paolo Glisenti nel suo intervento all'evento di chiusura del
Festival dello Sviluppo Sostenibile che si è tenuto alla
Farnesina.
Il padiglione sarà realizzato con il contributo di molte
imprese pubbliche e private italiane che, ha detto Glisenti,
''ci forniscono prodotti edilizi, architettonici, allestitivi,
impiantistici, digitali, in certi casi addirittura allo stadio
prototipale, che saranno nei prossimi anni la loro leva di
internazionalizzazione e di attrazione di investimenti diretti
dall'estero''. ''Una chiara dimostrazione - ha aggiunto Glisenti
- di come la sostenibilità possa essere per le filiere italiane
d'impresa un fattore vincente di competitività, di redditività
e di lavoro''.
''Il nostro sarà il primo Padiglione che catturerà il Co2
portato ogni giorno dalle migliaia dei visitatori che attendiamo
e non avrà quindi bisogno di impianti di depurazione dell'aria -
ha spiegato -. E anche per dipingere gli interni del Padiglione
saranno utilizzate cromie massima espressione della naturalità e
del connubio tra naturale ed artificiale. Sarà inoltre
de-carbonizzata anche parte della ristorazione che servirà cibo
prodotto con idrogeno liquido''.
Per Expo Dubai l'Italia metterà in campo dunque, ha
sottolineato Glisenti, ''un modello collaborativo della migliore
transizione digitale italiana che coniuga fattori distintivi e
competitivi delle nostre molte filiere della sostenibilità con
l'umanesimo digitale al centro della resilienza ai futuri shock
ambientali, sanitari, economici e sociali''. (ANSA).