L'Expo Internazionale di Dubai, che si terrà nell'arco di sei mesi tra ottobre 2021 e marzo 2022 con la partecipazione di circa 200 paesi, sarà la prima vera occasione di riunione tra popoli, cittadini e autorità, il primo evento globale dopo la crisi scatenata dalla pandemia da coronavirus. E per l'Italia in particolare sarà l'occasione per guardare a tanti potenziali partner internazionali per rafforzare le relazioni già esistenti e stringere anche accordi nuovi. Parola della ministra per l'Innovazione Tecnologica Paola Pisano e del Commissario per l'Italia all'Expo Paolo Glisenti, intervenuti al Forum ANSA 'La diplomazia scientifica a Expo 2020 Dubai tra salute, sicurezza e innovazione', organizzato insieme al commissariato italiano per Expo Dubai. Il dibattito sulla diplomazia scientifica e sull'innovazione tecnologica, intelligenza artificiale, transizione digitale applicata alla sanità ha visto confrontarsi con la ministra e il commissario anche il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro oltre che professori ed esponenti internazionali. Pisano ha affermato che l'Expo di Dubai, la prima della storia in un paese arabo, è per l'Italia "un evento importantissimo, perché possiamo portare le nostre best practice e le nostre politiche di innovazione e stringere e rafforzare collaborazioni con gli stati e crearne di nuove su temi che ci faranno fare un salto nei prossimi anni". Dal punto di vista tecnologico e dell'innovazione, infatti, l'Italia tiene molto alle collaborazioni internazionali, "ci sono tematiche che non possono più essere affrontate dai singoli stati quindi è importante che si lavori insieme su alcuni temi di rilievo internazionale" ha aggiunto. Dalla pandemia di Covid-19 sta arrivando una forte spinta alla tecnologia, che però va messa a sistema, le ha fatto eco Brusaferro. Per tutti questi temi di sempre maggiore attualità e che saranno al centro della filosofia dell'Expo di Dubai dal titolo titolo 'collegare le menti e creare il futuro', "non c'è strada se non quella della collaborazione internazionale", ha sottolineato anche Glisenti. Si tratta, ha ribadito, di un "punto fondamentale che questa pandemia e l'intelligenza artificiale rendono chiarissimo. E la collaborazione internazionale richiede accordi perché venga fatta secondo modelli sicuri protetti nell'interesse delle persone". La crisi scatenata dal coronavirus ci suggerisce una via precisa: "la pandemia - ha detto il commissario - ci insegna che si esce da modelli nazionali per la salute e la scienza e si entra in un modello collaborativo internazionale". Per quanto riguarda in particolare il tema della salute, Glisenti ha richiamato l'importanza del ruolo dell'intelligenza artificiale. Uno degli obiettivi di Expo Dubai, ha detto, sarà quello di comunicare ai cittadini i progressi della scienza e "va comunicato spiegando come l'intelligenza artificiale stia entrando, modificando e innovando problemi pratici di tutti i giorni" in particolare nel mondo della sanità. Sarà di particolare importanza, a suo parere, comunicare al cittadino e al paziente "come tutto questo sistema informatico e digitale può aiutare e cambiare in meglio il rapporto con i sistemi sanitari".