"Non facciamo sconti a nessuno, valutiamo chi sono gli indagati e chiederemo loro di auto sospendersi". A dirlo il deputato M5S, Alessandro Di Battista a margine di un comizio a Piazza Cairoli a Messina per dire no al referendum costituzionale riferendosi all'inchiesta sullòe firme false nelle liste del M5s per le comunali a a Palermo. "Pensate - prosegue - comunque se tutti avessero i comportamenti del movimento cinque stelle di fronte alle inchieste di mafia, non di fronte ad inchieste su delle firme ricopiate. Nonostante ciò, se è tutto vero, è stato un errore grande e grossolano per delle elezioni dove comunque nessuno del movimento è stato eletto. Applicheremo la fermezza e chiederemo loro di sospendersi".
"Queste riforme - ha detto Di Battista - servono a togliere l'ennesimo diritto ai cittadini quello di votare i parlamentari trasformandolo nel'ennesimo privilegio da garantire alla classe politica . Si tratta - prosegue - di quella classe politica che ci ha rubato negli ultimi 30 anni nella sanità pubblica, nei trasporti, con le riforme delle pensioni; cioè coloro che hanno distrutto la nostra vita. Chiedo ai cittadini italiani se coloro che ci hanno rubato in casa negli ultimi 30 anni ora vengono da noi dicendo oggi ti cambiamo la serratura e ti promettiamo che non ti ruberemo più, ancora ci credono?. Oggi dire no al Referendum significa mettersi di traverso ad un sistema che ci ha impoverito". "Speriamo - prosegue - che la Sicilia possa essere la prima regione amministrata in futuro dai 5 stelle, vedo una terra che potrebbe vivere di turismo, cultura e enogastronomia invece è in mano a ras locali, politicanti e professionisti della politica. L'unico mestiere che inizi a fare peggio quando diventi professionista è il parlamentare".
''La differenza tra il M5s e i partiti - gli fa eco Carla Ruocco - è che noi sospendiamo e allontaniamo chi sbaglia mentre gli altri se li tengono e li coccolano. C'è una riduzione dell'entità del risparmio - prosegue - anche dovuto al fatto che ai risparmiatori sono stati venduti dei titoli tossici e poi si sono trovati con carta straccia. Queste sono i germi del'insicurezza e che non fanno crescere.
E il senatore del Partito democratico Stefano Esposito commenta le nuove indiscrezioni sulla vicenda delle firme false a Palermo apparse sulla stampa: "Dopo le firme copiate spuntano quelle clonate, spostate pari pari dalle liste di chi aveva firmato per il referendum sull'acqua in Sicilia e finite sotto le candidature a cinque stelle. I vertici pentastellati, che sapevano e hanno taciuto - sottolinea l'esponente Pd - invece di assumersi le loro responsabilità continuano a tergiversare e dal tour siciliano per la campagna del no fanno saltare la tappa di Palermo. Dopo Quarto e Roma, deflagra un'ennesima vicenda torbida, caratterizzata da illeciti e incompetenza. L'imbarazzo evidente di Grillo e compagni, che si rifiutano di chiarire cosa sapevano e da quanto, è l'evidente prova del loro coinvolgimento. Ma questa volta non potranno far finta di nulla" conclude Esposito.
La deputata siciliana Claudia La Rocca, che nei giorni scorsi ha ammesso le proprie responsabilità davanti ai pm di Palermo sul caso delle presunte firme false nella lista dei Cinquestelle alle comunali del 2012 a Palermo e che due giorni fa ha deciso di autosospendersi dal M5s, ha deciso di rompere il silenzio e di affidare a un post su Facebook alcune considerazioni sulla vicenda.
Mi ero ripromessa di non scrivere nulla. Sono giorni molto difficili, ogni parola potrebbe essere sbagliata, so che la...
Pubblicato da Claudia La Rocca su Sabato 19 novembre 2016
"Mi ero ripromessa di non scrivere nulla. Sono giorni molto difficili, ogni parola potrebbe essere sbagliata - scrive la deputata -, so che la gente da dietro una tastiera sa essere molto cattiva, so che c'è sempre qualche detrattore del Movimento pronto a strumentalizzare ogni cosa, senza nessuna oggettività e umanità. Ormai da una settimana ricevo decine e decine di messaggi di stima e incoraggiamento da amici, colleghi, conoscenti, sconosciuti, giornalisti, dirigenti, sindaci e assessori. Dimostrazioni di affetto pubbliche e private... E senza alcuni 'angeli' questi momenti sarebbero stati ancora più difficili da sopportare. Un calore così immenso e inaspettato per il quale non posso non ringraziare tutti e l'unico motivo delle mie parole adesso". "Io - scrive nel post - non voglio essere l'eroina, non voglio essere la protagonista, volevo solo mettere la parola fine ad una situazione che stava degenerando, tirando dentro tutto e tutti, e l'ho fatto nell'unico modo che conoscevo, la cosa che mio padre più apprezzava di me... Dicendo la verità". "La mia scelta è stata difficile e non riesco a smettere di provare un profondo dolore. Sapevo di mettere in discussione gli ultimi 8 anni della mia vita, il mio ruolo di portavoce che ho messo al primo posto, sacrificando la mia vita privata, cercando di portare avanti il mio lavoro con serietà, impegno e passione... Ma la vita è fatta di scelte e affrontare un temporale con dignità, potersi guardare allo specchio, vale di più". "So che è stato uno stupido errore - conclude - e mi dispiace se ho deluso qualcuno".