Nuovo appuntamento con il ciclo di #ForumANSA dedicati al referendum costituzionale. Ospite oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che ha esposto le ragioni del Sì.
"Se vince il Sì avremo un Paese con istituzioni più semplici, più trasparenti, chiamate a più responsabilità verso i cittadini, responsabilità chiare con una distinzione netta di compiti tra Stato e Regioni. Inoltre ci saranno tempi certi per le leggi alla Camera. Credo sia un modo di rendere le istituzioni più coerenti con i principi della prima parte della Costituzione. Con istituzioni più leggere che semplificano la vita dei cittadini": così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti al forum ANSA.
"Semmai dovesse vincere il No, e io non credo, sarebbe rinunciare a fare un passo avanti importante e ci sarebbe una situazione di ristagno. Si guarderebbe al passato invece che al futuro", ha detto ancora De Vincenti al forum ANSA.
La riforma costituzionale non porta "nessuna riduzione di potere delle Regioni ma chiarimento delle competenze tra Regioni e Stato. Vengono rafforzate sia Stato che Regioni nel rispondere con chiarezza ai cittadini. Finalmente un federalismo maturo, delle responsabilità e non infantile, della litigiosità, che fa confusione e non consente di tenere unito il Paese", ha detto il sottosegretario De Vincenti al forum ANSA.
IL FORUM CON IL SOTTOSEGRETARIO DE VINCENTI
"Il voto di domenica è sulla riforma costituzionale e con il SI' si fa un passo avanti importante. Gli organi di stampa internazionali cambiano posizione su questo tema anche da un giorno all' altro e da parte loro c'e' una grande attenzione perchè siamo un Paese protagonista e abbiamo un ruolo chiave in Europa": così il sottosegretario Claudio De Vincenti al Forum Ansa rispondendo ad una domanda sulle prese di posizione internazionali, comprese quelle dei grandi quotidiani, sul referendum. "Saranno gli italiani a votare con la loro testa ed ho molta fiducia negli italiani, aggiunge.
Poi rispondendo alla domanda circa l'Europa pronta a finanziare la ricostruzione delle zone terremotate del centro Italia, il sottosegretario ha detto: "Credo che il segnale che viene dall'Ue sia positivo e dimostra sensibilità, valuteremo queste proposte, noi abbiamo già fatto domanda al fondo di solidarietà europeo e in manovra abbiamo comunque già stanziato le risorse".
Il risarcimento di 1,3 miliardi della famiglia Riva potrà essere "utilizzato per ambientalizzare l'Ilva e migliorare la situazione ambientale di Taranto - ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Vincenti al forum ANSA -. E quando parliamo di ambiente parliamo di salute. Come governo abbiamo messo in campo 1,6 miliardi che vanno sia all'ambientalizzazione dell'Ilva che al risanamento ambientale e alla sanità di Taranto".
"Mi ha fatto molto piacere" l'endorsement per il Sì di Romano Prodi ed "è molto coerente con la sua storia. Io, come Prodi, ho fatto i capelli bianchi in attesa della riforma costituzionale di cui il Paese ha bisogno, finalmente l'abbiamo", ha spiegato il sottosegretario. "Prodi fa anche alcune critiche lecite, personalmente non le condivido. La riforma costituzionale, oltre a essere un passo avanti - come dice Prodi ed è molto bello che abbia preso "Rivendico che questa riforma costituzionale - ha aggiunto De Vincenti - è il frutto di una elaborazione generale delle forze democratiche di questo Paese che viene da anni e anni di lavoro. E viene dall'elaborazione della sinistra: io vengo dalla sinistra e mi ritrovo pienamente nel testo costituzionale", aggiunge. "Mi dispiace molto per la parte della minoranza Pd per il No perché è bello essere coerenti nella vita. Perciò ho apprezzato Prodi, che è stato coerente con la sua storia", conclude il sottosegretario.
"Il referendum è un passaggio chiave poi dopo trarremo le conseguenze", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti rispondendo ad una domanda, al Forum Ansa, sul dopo voto referendario. "Poi, dopo, trarremo le conseguenze", ha aggiunto sottolineando che con il Sì "l'Italia avrà un ruolo più forte in Europa e si aprirà la strada per continuare il processo delle riforme".
"Quella parte della minoranza del mio partito che ha scelto di votare No è in evidente contraddizione con se stessa e con la sua storia", ha detto Claudio De Vincenti al forum ANSA. "Rivendico che questa riforma costituzionale è il frutto di una elaborazione generale delle forze democratiche di questo Paese che viene da anni e anni di lavoro. E viene dall'elaborazione della sinistra: io vengo dalla sinistra e mi ritrovo pienamente nel testo costituzionale", aggiunge. "Mi dispiace molto per la parte della minoranza Pd per il No perché è bello essere coerenti nella vita. Perciò ho apprezzato Prodi, che è stato coerente con la sua storia", conclude il sottosegretario.
Dopo il referendum costituzionale c'è un rischio di scissione per il Pd? "Quando si sta sui problemi alla fine le soluzioni si trovano - ha detto De Vincenti -, ho molta fiducia che ci sarà un ritrovarsi attorno al passo avanti che il mio Paese credo farà domenica prossima e che si andrà avanti insieme sui problemi del Paese".
Prima del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, sono intervenuti Luigi di Maio e Matteo Salvini
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