"Per prima cosa un insegnante dovrebbe interessarsi allo studente, cercare di capirlo, poi passare con passione all'insegnamento della propria materia specifica, il che presuppone a sua volta una passione personale per quel campo. Ma oggi, nelle scuole, spesso questo processo è totalmente invertito". Parola di Daniel Pennac, scrittore francese noto in tutto il mondo per la saga del Signor Malaussène, che oggi all'Ateneo di Modena ha tenuto la lezione magistrale 'Storia di un cattivo lettore che diventa scrittore' nell'ambito di un convegno nazionale sui disturbi specifici dell'apprendimento nell'età adulta. E' un punto di vista particolare, quello di Pennac - cui è stato consegnato il Sigillo dell'Università di Modena e Reggio Emilia - perché non solo ha insegnato per trenta anni nelle scuole francesi, ma da giovane e da studente ha dovuto faticare non poco, presentando il disturbo della disortografia. "Quando si parla della riuscita, nella vita, di 'cattivi allievi' con difficoltà specifiche come posso essere stato io - ha detto Pennac - spesso subentra il sospetto. Si pensa che quella persona non si sia applicata a scuola, che fosse solo distratta. Oppure, si tende a negare direttamente che possa essere stata davvero un cattivo allievo. Questo sospetto - ha detto Pennac - è tanto più grande quanto più la persona di cui si parla è effettivamente riuscita a realizzare qualcosa partendo da premesse così disastrose".