La scuola è ormai finita e molti studenti hanno già svuotato i loro zaini dai pesanti libri di testo per riempirli con telo ed infradito. Non tutti però. Oltre ai maturandi, impegnati con l'esame fino alla metà di luglio, c'è un'altra fetta di ragazzi che non riuscirà a godersi le tanto agognate vacanze. Di chi stiamo parlando? Di quelli che dovranno recuperare un debito a settembre. Per tutti loro, infatti, l'estate oscillerà tra divertimento e impegno, saranno grado di trovare il giusto compromesso?
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione - scrive Skuola.net - circa il 22% degli studenti ha dovuto recuperare un debito la scorsa estate. Ogni anno, infatti 1 su 5 si trova in questo tipo di situazione: impegnarsi al massimo, per non rischiare di ripetere l'anno, rinunciando a giornate da trascorrere in spiaggia, o non pensare al debito e rimandare tutto a settembre? Entrambe le ipotesi sono abbastanza al limite, occorre quindi, come spesso accade in molte situazioni, scendere ad un compromesso. Per gli studenti che devono recuperare un debito, il consiglio di Skuola.net è quello di non tralasciare lo studio senza però rinunciare all'estate e ai suoi divertimenti. Come? Basta organizzarsi, alternando una mattinata di studio alla spiaggia il pomeriggio, evitando di fare tardi la sera.
E per chi invece sta per affrontare la maturità, Skuola.net ha chiesto ai ragazzi qual è il loro rapporto con la vecchia arte della copiatura. Ebbene, 3 su 5 – su un campione di 1100 studenti – ammettono di voler copiare e già stanno lavorando all'equipaggiamento per dare sbirciatine qui e lì. Ma quali, tra tradizione e innovazione, saranno i metodi più utilizzati da questa rappresentanza di 'copioni'?
La top 5 dei metodi 'tradizionali'
Nella prima categoria vincono a mani basse i classici bigliettini, da nascondere addosso o nei vestiti: più di 1 su 4 tra chi si sta attrezzando alla copiatura – il 27% - li mette al primo posto tra i metodi provenienti dal passato ma ancora oggi efficaci. Subito dietro (al 22%) si piazzano gli appunti e le note scritte sui vocabolari, gli unici supporti che possono entrare a scuola senza dare nell’occhio. Al terzo posto un altro metodo che sfrutta la dotazione da esame: scambiarsi i fogli protocollo per passarsi il compito (lo userà il 10%). Ai piedi del podio ancora un grande classico: mettere gli appunti in bagno, pronti per essere consultati all’occorrenza (8%). Un po’ più alternativa, invece, la tecnica di scriversi sulla pelle le nozioni fondamentali; ma se ottiene un discreto gradimento (7%) vuol dire che qualcuno la usa.
La top 5 dei metodi 'tecnologici'
Ma è inevitabile che la tecnologia sia sempre più protagonista, anche alla maturità. Così, per copiare, in molti scelgono d’innovare. Grande protagonista lo smartphone: il 19% dei maturandi 'copioni' lo userà per navigare alla ricerca delle soluzioni, il 15% per riceverle via WhatsApp, mail o sms. Grazie ai cellulari moderni anche gli appunti si digitalizzano, così il 13% li salverà nella memoria del telefono come fossero dei foglietti 2.0. Il bagno non si abbandona neanche se si ha a disposizione la tecnologia; è infatti il luogo preferito per nascondere lo smartphone d'emergenza (ci proverà, almeno in teoria, l’11%). A chiudere la top 5 della 'copiatura tecnologica', l'uso di una calcolatrice che si connette a Internet, anche se non è ammessa all’esame (una soluzione su misura per gli studenti dello scientifico e degli istituti tecnici, scelta anche questa dall’11% dei maturandi).