I maturandi nel 2019 saranno 469.799, in netto calo rispetto agli oltre 500mila di quest'anno: lo rende noto Skuola.net, segnalando che la maggior parte (228.240) verranno dai licei, in primis scientifico e linguistico; 147.719 dagli istituti tecnici (leggermente di più negli indirizzi 'tecnologici' che in quelli 'economici') e 93.840 dagli istituti professionali (con una netta prevalenza del settore 'servizi'). Sul complesso dei quasi 8 milioni di studenti che stanno per iniziare il nuovo anno scolastico, la quota più consistente è costituita dai ragazzi delle superiori (2.635.582), seguiti dai bambini della primaria (2.498.521) e dagli studenti delle medie (1.629.441).
Negli asili statali ci saranno invece 'solo' 919.091 bambini. I maturandi di questo nuovo anno scolastico, ricorda Skuola.net, secondo i vecchi piani del Miur avrebbero dovuto essere i primi a sperimentare una nuova 'formula', quella cioè prevista dalla legge 107/2015 (la 'Buona Scuola') con la riforma delle prove scritte (da 3 a 2), con la revisione dei punteggi (40 crediti attribuiti al curriculum dell'ultimo triennio), ma soprattutto con lo svolgimento del progetto di alternanza scuola lavoro come requisito d'accesso all'esame (e la cui relazione è centrale all'orale) e con i test Invalsi da svolgere obbligatoriamente per essere ammessi alle prove finali.
Il cambio di governo però, sottolinea l'associazione, "ha portato a una brusca frenata e per il nuovo ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, la riforma deve essere modificata". Per questo, "approfittando della conversione in legge del decreto Milleproroghe ha voluto inserire nel testo degli emendamenti che fanno slittare in avanti di altri 12 mesi l'entrata in vigore della nuova normativa (dall'anno scolastico 2018/2019 al 2019/2020) per Invalsi e Alternanza scuola lavoro, che rimangono ma - almeno per quest'anno - svincolati dall'esame di Stato. In seguito ci sarà da capire quali altri interventi verranno messi a punto".