Lo "scollamento" tra la politica e gli elettori si conferma anche tra i più giovani: il 34% non si sente rappresentato da alcun partito, il 44% non vede all'orizzonte un vero leader. Giuseppe Conte e il Pd svettano, nelle classifiche dei politici e dei partiti sentiti più vicini. Reddito di Cittadinanza e "Dote" per 18enni convincono molti, ma non tutti. Il sondaggio di Skuola.net su oltre 1.500 ragazze e ragazzi tra i 18 e i 25 anni.
Il 44% dei giovani elettori non riconosce in nessuno dei politici più in vista il proprio leader. Giuseppe Conte, rispetto agli altri, trova più consensi: viene indicato dal 16%. Subito dopo Emma Bonino (8%), poi Giorgia Meloni, Enrico Letta, Carlo Calenda (tutti al 6%). Sui partiti politici la questione non migliora: il 34% non si sente rappresentato da nessuno di quelli in corsa per le elezioni. Il più selezionato prende solo l'11% delle preferenze ed è il Pd. Alla pari, con l'8% dei voti, M5s, Azione e +Europa. Fratelli d'Italia è al 7%.
Le priorità politiche che il nuovo governo dovrà portare avanti, secondo la Generazione Z, si concentrano sulle questioni riguardanti lavoro (45%), diritti civili (45%), tutela dell'ambiente (44%), istruzione (25%). "Anche per i giovani elettori, alcuni dei quali per la prima volta chiamati alle urne, sarà complicato trovare uno schieramento o un leader politico che li rappresenti pienamente. E non perché siano disinteressati alla politica ma probabilmente perché fanno fatica a ritrovarsi nell'attuale proposta politica. Giovani che, dal prossimo Governo, vorrebbero tre rivoluzioni: un mondo del lavoro capace di includerli con stipendi e stabilità, una società capace di rispettare l'ambiente e il riconoscimento dei diritti civili.
Chi saprà toccare questi tasti, probabilmente, riuscirà convincere i giovani ad accordargli la propria fiducia", così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net. Chi è il leader politico di riferimento per la Generazione Z? Il "Signor Nessuno". Infatti, ben il 44% dei giovani non riconosce il physique du rôle dello statista ideale in nessuno degli attuali front man dei partiti presenti attualmente sulla scena. Qualcuno che indica un nome, però, c'è. Svelando così che, per l'elettorato più giovane, sembra esserci un uomo solo al comando in termini di fiducia: è Giuseppe Conte che, con il 16% dei consensi, come minimo doppia tutti gli altri contendenti. Ancora più d'impatto è il personaggio che occupa la seconda posizione: si tratta di Emma Bonino, che però si deve accontentare dell'8% delle preferenze. Mentre il terzo gradino del podio è una questione a tre, con Giorgia Meloni, Enrico Letta e Carlo Calenda appaiati al 6% dei voti. Ma i ragazzi anche una loro "agenda", che si discosta abbastanza da quella degli adulti. In cima alle priorità su cui secondo la GenZ si dovrebbe focalizzare il prossimo Governo, al fianco dei prevedibili temi legati al Lavoro (salario minimo, occupazione giovanile) c'è una richiesta di attenzione verso i Diritti civili e le questioni etiche (Ddl Zan, Ius Scholae, Fine vita, ecc.) nonché un richiamo alla tutela dell'Ambiente: per 4 intervistati su 10 sono tutti passaggi che dovrebbero avere la stessa importanza. Parlando di scuola, per gli under 26, i tasti su cui il nuovo Governo dovrebbe spingere di più sono: una revisione del modello didattico (25%), far sì che si venga preparati al mondo del lavoro sin dall'età scolastica (21%), migliorare gli standard di qualità e formazione della classe docente (20%).