Il Bayern Monaco mette più di un piede nei quarti di finale della Champions League, il Barcellona quasi, dopo le sfide d'andata degli ottavi. I tedeschi hanno travolto in casa per 5-0 i turchi del Besiktas che, al ritorno - per passare il turno - dovranno compiere un miracolo, ma soprattutto segnare tanti gol (6). FOTO
Impensabile, visto il ruolino di marcia della squadra guidata da Jupp Heynckes, che ha chiuso il primo tempo 1-0 grazie alla rete di Thomas Mueller, ma soprattutto con un uomo in più, per l'espulsione di Vida dopo soli 16'. Nella ripresa bavaresi a valanga: Coman firma il 2-0 e ancora Mueller fa tris. Nel finale sale in cattedra Lewandowski, che sigla una doppietta e suggella la 'manita' dal forte sapore di quarti di finale.
Nell'altro match della serata, a Stamford bridge, il Barcellona crea (più del 70 per cento di possesso palla), ma il Chelsea colleziona nel primo tempo due legni con Willian, le cui bordate superano Ter Stegen, ma non finiscono in rete. Al terzo tentativo, il fantasista brasiliano fa centro, superando il portiere dei catalani con un'altra conclusione assolutamente imparabile. FOTO
Il Barcellona non molla e si riversa con classe, rabbia e determinazione nella 16 metri degli inglesi che, alla mezz'ora, si fanno sottrarre (pasticcio di Alonzo) il pallone dal pressing di Rakitic: il passaggio del croato per Messi è rapido, la conclusione dell'argentino fulminea. Conte si mette le mani nei capelli, il Barca assapora l'aria dei quarti, che si disputeranno martedì 13 marzo, alle 20,45. Ma il discorso, a questo punto, sembra davvero chiuso. O forse
Conte: "qualificazione aperta, ma servirà impresa" - "Sono rammaricato e dispiaciuto: quando giochi queste partite, e affronti squadre come il Barcellona, per ottenere il massimo, devi giocare la partita perfetta. Per nove-decimi ci siamo riusciti. Abbiamo dato tutti il 120 per cento, ma la dea bendata non ci ha dato una mano; sapevamo i loro punti forti e dove poter fare male, avevamo preparato molto bene questa partita". Lo dice Antonio Conte, allenatore del Chelsea, parlando a Premium sport, dopo il pareggio in Champions con il Barcellona in casa. "Servirà una grandissima impresa a Barcellona, ma la qualificazione è ancora aperta - aggiunge -. Contro gente come Suarez e Messi non si possono commettere certi errori. Le continue voci su un mio possibile esonero? Qui in 14 anni sono stati cambiati più di 10 allenatori, è la storia del Chelsea e la stampa gioca molto su questa abitudine: al primo risultato negativo c'è subito chi parla di esonero. Per me non c'è alcun problema, anzi a me la pressione piace, spero però non condizioni i giocatori". Conte conclude ammettendo che ha escluso inizialmente Morata, perché "nella fase di non possesso non potevo rinunciare a due uomini. Mi serviva una squadra più equilibrata e, in questi casi, un tecnico non deve guardare in faccia nessuno".