Una domenica trionfale per il motociclismo italiano, con l'inno di Mameli suonato nelle tre classi, sul podio di Misano. Macchiata però dal gesto sconsiderato di Romano fenati, un attimo di follia che poteva avere conseguenze gravissime. Nella Moto2 il pilota ascolano, all'uscita da una curva ed in piena accelerazione, ha affiancato Stefano Manzi e quindi gli ha toccato volutamente la leva del freno, mettendo a rischio la vita stessa del connazionale. Fenati è stato subito escluso dalla gara con la bandiera nera e quindi squalificato per le prossime due gare. Sul circuito di San Marino Lorenzo Dalla Porta - pratese di 21 anni - aveva aperto la festa tricolore vincendo (con la Honda) la gara della Moto3, suo primo successo nel motomondiale. Francesco Bagnaia (dello Sky Racing Team VR46) aveva poi offerto il bis, consolidando il primato nella classifica della Moto2.
Il sigillo su una giornata da ricordare è stato però quello apposto da Andrea Dovizioso. Il forlivese ha condotto la sua Ducati al successo in MotoGp dopo una gara dominata, durante la quale ha tremato solo negli ultimi giri quando il compagno di team Jorge Lorenzo gli si è fatto minacciosamente sotto. Lo spagnolo si è però autoeliminato alla penultima tornata, incappando in una scivolata e chiudendo 17mo. Per Dovizioso è il terzo successo stagionale, il primo a Misano. Da San Marino riparte con il sorriso anche Marc Marquez, che grazie al secondo posto (davanti a Cal Crutchlow) è sempre più leader del mondiale, con 67 punti di vantaggio sullo stesso Dovizioso e 70 su Valentino Rossi quando mancano sei prove. Chi proprio non si diverte più è la Yamaha, arrivata a 22 gare senza vittorie. Mai protagonisti i suoi piloti: il migliore è stato Maverick Vinales quinto e staccato di 16 secondi dal vincitore. Settimo Rossi (+19"086), decimo Johann Zarco (+27"559).
"Mi è dispiaciuto non poter fare una gara decente davanti a tanti tifosi italiani" ha detto uno sconsolato Rossi. "Oggi ho veramente goduto, a parte quando ho visto che Jorge cominciava a spingere". Dovizioso è raggiante e non ancora disposto ad arrendersi nella lotta per il titolo, nonostante il gap dal leader. "Ero in trance con la mia Ducati - ha commentato detto il pilota - Funzionava tutto benissimo. Non abbiamo novità, è solo un amalgama che migliora di gara in gara. Un mix di fluidità ed esplosività che quando si incontrano permettono di dare il massimo". "Meno male che la Ducati si è svegliata solo in questa seconda parte della stagione, spero di riuscire a gestire il vantaggio fino alla fine". Marc Marquez ha ammesso l'attuale superiorità degli avversari sulla sua Honda. "Quando ho visto come guidava pulito Dovizioso mi sono detto che il secondo posto sarebbe andato bene - ha detto il leader del mondiale - Ho capito presto che sarebbe stato difficile". Il problema, ha spiegato, "è che sul rettilineo non riesco a passarla, è troppo veloce. Quindi arrivo alla staccata che sono troppo lontano".