E' di Lewis Hamilton la pole position del Gran premio degli Stati Uniti. Il britannico della Mercedes ha chiuso con il miglior tempo davanti a Vettel, che però partirà dalla quinta posizione per la penalità rimediata venerdì. Alle loro spalle Kimi Raikkonen - con l'altra 'rossa' di Maranello - e Valtteri Bottas. Poi Ricciardo e Okon. Problemi per Verstappen, che ha rotto la sospensione posteriore destra passando sopra un dosso artificiale in uscita da una curva: per lui rientro ai box e ritiro senza poter disputare la Q2. Lewis Hamilton vede avvicinarsi, dunque, il traguardo più importante della stagione: è, infatti, a una manciata di punti dal quinto sigillo iridato di una carriera stratosferica. Il britannico della Mercedes, già stasera ad Austin, sulla cui pista si disputerà il Gp degli Stati Uniti, comincia a fare i conti.
Per mettersi in tasca il titolo, il pilota più veloce del mondo deve far salire il margine su Sebastian Vettel da 67 a 75 punti. Sarebbe il colpo del definitivo ko perché, in quel caso, se anche il tedesco della Ferrari vincesse gli ultimi tre Gran premi della stagione (in Messico, in Brasile e a Yas Marina, negli Emirati Arabi Uniti), a fronte di uno zero in fatto di punti da parte del britannico, sarebbe sempre Hamilton a laurearsi campione del mondo per il maggior numero di Gp vinti in stagione.
Ricapitolando: Lewis diventerà campione già nella serata italiana di domani se trionfa e Vettel arriva terzo; se chiude al secondo posto e il tedesco si piazzasse quinto; se è terzo e il ferrarista è settimo; se si classifica quarto e Vettel non riesce ad andare oltre l'ottavo posto; se è quinto e la Ferrari è nona; se è sesto, con il tedesco fuori dai punti. In altre parole, Vettel dovrà cercare in tutti i modi di conquistare il maggior numero di punti; invece, se dovesse uscire fuori gara, consegnerebbe il Mondiale al rivale. Intanto, sempre ad Austin, ieri sono stati presentati i nuovi pneumatici Pirelli che verranno utilizzati nella prossima stagione della Formula 1. Avranno tre soli colori, gli stessi in ogni gara: corrisponderanno alle 'hard', alle 'medium' e alle 'soft'. Le mescole saranno cinque o sei, dipenderà dai vari circuiti. La fornitura, almeno in teoria, dovrebbe restare fino al triennio 2020/23 di F1.