Il Verona schianta anche il Genoa e conquista l'ennesimo successo tra le mura amiche. Per il Verona, che deve ancora recuperare la partita con la Lazio, 25 punti in classifica, con in pugno più di mezza salvezza. La cura Nicola che aveva dato la carica contro il Sassuolo lontano dalla Liguria non funziona ancora. Il Genoa nel primo tempo si affida al grande talento di Mattia Perin, decisivo su Lazovic e monumentale su Pessina. Il Verona stringe d'assedio il Genoa ma paga un'errata chiusura di Gunter che sul traversone basso di Barraca non si avvede dell'inserimento di Sanabria che batte Silvestri.
Il Verona in campo senza una punta centrale, con Pazzini, Di Carmine e Stepinski in panchina, non cambia spartito e lo stesso Nicola nella ripresa continua con le due punte, molto mobili, come Sanabria e Pandev. Ma il Genoa appare stanco, involuto, il Verona stringe i tempi, manovra palla a terra e sfrutta le imbucate di Zaccagni. Proprio il centrocampista gialloblu si procura il rigore per uno sguaiato intervento di Romero, Verre decide per la forza, Perin e' battuto. Il Genoa non si rialza, Nicola prova con qualche cambio ma non cambia il canovaccio tecnico. Verona padrone del campo soprattutto a centrocampo e Genoa in affanno. Rrhamani ben imbeccato da Verre calcia con forza, Perin respinge corto, Biraschi non e' attento e Zaccagni deposita in rete. Il Genoa affossa, il Verona controlla. La salvezza per i gialloblu e' cosa concreta, per il Genoa una strada ancora tutta in salita.