Per il Torino è il momento di "resettare dopo una settimana orribile", e il compito spetta in prima battuta a Moreno Longo, un cuore granata che piace alla tifoseria da tempo in fermento. E' lui, il tecnico che nel 2015 ha riportato i granata a vincere il campionato Primavera 23 anni dopo l'ultimo titolo, a dovere rimettere in sesto la squadra e riportare la fiducia tra i tifosi, choccati dalle debacle contro l'Atalanta e il Lecce. "Una settimana orribile, un crollo inspiegabile, dopo il buon inizio del 2020", sottolinea Urbano Cairo. Questa mattina gli annunci ufficiali tanto attesi: l'accordo consensuale per la rescissione del contratto con Mazzarri, l'accordo fino al 30 giugno con Longo, 'liberato' nel frattempo dal Frosinone.
Il presidente granata non si illude che la contestazione nei suoi confronti termini con il cambio dell'allenatore, "rispetto il dissenso, deve essere uno stimolo", ma rilancia: "Vado avanti, con la stessa determinazione. Nel Torino ci ho messo 60 milioni, ma ci metto anche la faccia, tanta passione, tanto impegno. E ricordo che, da quando siamo tornati in Serie A, abbiamo quasi sempre chiuso la stagione nella parte sinistra della classifica e partecipato due volte all'Europa League".
Le 11 reti incassate da Atalanta e Lecce hanno tramortito l'ambiente, per questo - sottolinea Longo, che nel tardo pomeriggio ha guidato il primo allenamento al 'Filadelfia', soprattutto un incontro con la squadra - il primo aspetto da curare non è tecnico, ma "mentale. Dobbiamo liberarci dal pessimismo, da ogni forma di negatività e pensare in positivo. Questa squadra ha il dovere di reagire, ha le qualità per riuscirci. La stagione è ancora lunga e spero che quando mancheranno 7-8 partite alla fine potremo partecipare alla volata (per l'Europa, ndr). Ho colto quest'opportunità senza esitare. - prosegue Longo - Torno qui con grandissimo entusiasmo, ho indossato la maglia granata la prima volta nell'87, quando avevo 11 anni, il passato mi dà senso di appartenenza maggiore per raggiungere gli obiettivi con la società. L'accordo è fino al 30 giugno, l'idea è affrontare l'eventuale rinnovo a giugno, ma in questo momento non è la mia priorità". Il nuovo tecnico ritiene che la formula "adatta" per la rosa di questo Torino sia la difesa a 3 e conta di rispolverare la coppia d'attacco Belotti-Zaza. "Sono entrambi una risorsa per il Torino, tutto dipende dalla loro reciproca disponibilità".