Dopo il via libera agli allenamenti di gruppo per le squadre e l'okay del Comitato tecnico scientifico al protocollo Figc-Lega, l'attenzione si sposta sul 28 maggio, data in cui governo e vertici del calcio potrebbero decidere la ripresa ufficiale del campionato di Serie A. Di ripresa e della situazione complessiva del calcio parla quindi Damiano Tommasi, presidente del sindacato dei calciatori, il quale ribadisce di essere d'accordo sulla "cautela che si sta usando", in merito alle problematiche connesse alla ripresa.
"La prudenza viene prima di ogni cosa - fa notare Tommasi, intervenuto a Tg Sport su Rai 2- perché a questo punto servono delle vere e proprie certezze dal punto di vista medico e sanitario". I calciatori "hanno bisogno di giorni per poter ritrovare la condizione" e dunque i tempi "non coincidono con quelli della scienza". "Speriamo - spiega Tommasi - di poter accelerare nelle prossime settimane. Abbiamo chiesto un organo di controllo che sia in grado di fornire a tutti le stesse garanzie di sicurezza".
Secondo il presidente dell'Assocalciatori, servono "almeno quattro settimane" di allenamento, "anche se alcuni parlano di sei". In ogni caso, "almeno quattro servirebbero per evitare infortuni". "Non voglio porre limiti, ma se vogliamo ripartire, quattro settimane non devono essere un problema; piuttosto, devono rappresentare un punto di forza necessario per tornare in forma. I giocatori? A questo punto non vedono l'ora di tornare in campo".