Se la Juventus è Cristiano Ronaldo, a salvare la Lazio a tempo scaduto ci pensa sempre Felipe Caicedo. Tra biancocelesti e bianconeri all'Olimpico finisce 1-1, con una nuova battuta d'arresto per Andrea Pirlo, diversa nei modi rispetto al pari di un mese fa all'Olimpico con la Roma, ma identico nella sostanza. E negli effetti sulla classifica di una squadra che il tecnico bianconero continua a ritenere in rodaggio e non decolla, nonostante Cristiano Ronaldo e qualche progresso nel giocoo Al vantaggio del portoghese al 15', risponde l'ecuadoriano ancora una volta a tempo scaduto (94'). Subentrato a Vedat Muriqi nel secondo tempo, Caicedo chiude così il cerchio di una settimana per lui perfetta, iniziata a Torino con il gol vittoria al 98', poi in rete ancora con lo Zenit San Pietroburgo mercoledì scorso e oggi contro i bianconeri. Una parabola in controtendenza col complicato momento in casa Lazio, alle prese col caos tamponi e le inchieste della procura Figc prima e ora anche della magistratura. Tre reti che regalano a Simone Inzaghi l'imbattibilità in una settimana in cui a tenere banco e stressare la mente dei suoi aveva pensato la questione Covid. Recuperato Luis Alberto in mezzo al campo, il tecnico biancoceleste aveva puntato su Muriqi per sostituire ancora l'indisponibile Immobile, in quarantena assieme a Leiva e Strakosha. Dall'altra parte, Pirlo conferma le attese della vigilia in attacco, con Morata ad assistere Cristiano Ronaldo, mentre sugli esterni in extremis perde Chiesa per un problema muscolare, puntando così su Frabotta e Kulusevski. Nei primi minuti è la Lazio che fa la partita, con Muriqi e Correa che provano ad aprire spazi ma senza riuscire a impensierire Szczesny. La Juventus si chiude bene e riparte in contropiede, con strappi prima di Rabiot, poi di Kulusevski. Dopo un quarto d'ora la strategia premia: Cuadrado conclude un bel triangolo con Bentancur dopo aver saltato come birilli due laziali, sul cross da destra Reina va a vuoto e Ronaldo tutto solo deve solo spingere la palla in rete. Al 21' è la Lazio a sfiorare il pareggio, ma Muriqi non è abbastanza incisivo nel capitalizzare una bella torre di Milinkovic-Savic dalla linea di fondo. A 43' Cristiano Ronaldo sfiora la doppietta: gran ripartenza di Morata, palla al portoghese il cui tiro dal limite si stampa sull'incrocio dei pali a Reina ancora una volta battuto. Nel minuto di recupero prima dell'intervallo, lo spagnolo si esalta su una punizione del solito Ronaldo allungandosi sotto il set e negando il raddoppio alla squadra di Pirlo. Nella ripresa, Juventus al tiro con Bentancur e la risposta della Lazio affidata a un sinistro a giro di Marusic che finisce fuori di un soffio. Al 9' triplo cambio per Inzaghi: dentro Caicedo, Lazzari e Hoedt per Muriqi, Fares e Radu. I biancocelesti però faticano ad entrare negli ultimi 20 metri juventini, mentre la squadra di Pirlo si affida ai contropiede architettati da Kulusevski e Rabiot, ma alla superiorità numerica i bianconeri non fanno corrispondere gli stessi esiti in fase di conclusione. Al 24' Correa prova a sfondare da sinistra ma dopo aver saltato Demiral trova il muro di Bonucci a deviare in angolo. Nell'ultimo quarto d'ora Pirlo toglie Ronaldo, colpito duro più volte oggi, per Dybala e richiama anche Kulusevski inserendo McKennie. Inzaghi risponde con Pereira e Akpa Akpro per uno stanco Luis Alberto e per Cataldi. Sono sempre i biancocelesti a tenere il pallino, al 35' cross di Milinkovic in area e colpo di testa ravvicinato di Marusic, centrale e preda di Szczesny. Sembra essere l'epilogo, e invece all'ultimo dei 4' di recupero Correa prende l'iniziativa, servendo in mezzo per Caicedo: perno su Bonucci e sinistro in girata che batte Szczesny. Per la Juve è il quarto pareggio in campionato, per la Lazio un'altra boccata d'aria prima della pausa.