Sta suscitando molti commenti e polemiche sul web, un video diventato virale in cui si vedono alcuni poliziotti milanesi controllare, per strada, con le pistole spianate, due persone. Uno di questi è Tiémoué Bakayoko, calciatore del Milan, con l'intervento che è subito terminato quando è emersa la sua identità. Alcuni utenti hanno polemizzato sull'operato degli agenti, accusandoli anche di "razzismo", o al contrario, di "mollare tutto" appena scoperto che il perquisito era un calciatore.
Milano, il rossonero Bakayoko (non riconosciuto) fermato dalla polizia
"Sono commenti fuori luogo - spiegano in Questura - il controllo è scattato perché Bakayoko e l'altro passeggero corrispondevano perfettamente, per un caso, alle descrizioni, e ovviamente è terminato quando ci si è resi conto di aver fermato una persona che non c'entrava". Secondo quanto precisato dalla Polizia di Stato, infatti, la notte precedente c'erano state risse, anche con colpi d'arma da fuoco (poi rivelatasi non di pistola) tra stranieri, e si cercava un suv scuro con a bordo due uomini, uno dei due di colore con una maglietta verde.
Corrispondendo all'alert, alle 6 del mattino successivo, lo scorso 3 luglio, le Volanti hanno effettuato il controllo e trattandosi di una segnalazione che faceva seguito a un episodio con possibili armi da fuoco, gli agenti hanno operato con le pistole in pugno. La Questura di Milano avrebbe già chiarito la cosa anche con la società rossonera.
Interviene sulla vicenda Amnesty Italia. "Le immagini del fermo di Bakayoko - proprio profilo Twitter - fanno pensare a una profilazione etnica. Una pratica discriminatoria che su una persona non famosa avrebbe potuto avere conseguenze gravi": lo scrive Amnesty Italia sul proprio profilo Twitter dopo che il video del controllo da parte della polizia al giocatore del Milan è diventato virale online.
Ai giornalisti che gli chiedevano un commento, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto di aver visto il video ma di non aver parlato con il questore. "Non saprei, quindi, commentarlo e non vorrei dire cose improprie. Sentirò il questore", ha affermato
La notizia e il video sono stati ripresi anche dai media stranieri. Tiémoué Bakayoko come George Floyd, almeno per un attimo: il paragone fra il calciatore e l'uomo ucciso dalla polizia a Minneapolis nel 2020 è ricorrente online dove il video del controllo al centrocampista da parte delle volanti di Milano è arrivato anche sul sito del Daily Mail che parla del "momento terribile" che ha vissuto.
"E' stato vittima di profilazione razziale da parte della polizia, con pistola puntata e perquisizione veemente. Sembra l'America più profonda, invece è Milano", hanno scritto i radicali.
L'ex segretario della Fim Cisl, ora coordinatore di Base, Marco Bentivogli, ha invece commentato che "dopo che hanno scoperto che era ricco e famoso, è diventato incredibilmente un bianco ricco".
"Bakayoko stava per diventare il nuovo Floyd" scrivono altri navigatori su twitter mentre sul profilo Instagram del calciatore c'è chi lo invita a denunciare gli agenti o semplicemente commenta "vergogna Milano", e chi ironizza: "Vero che non hai convinto questa stagione ma disfarti di te facendoti arrestare ha un po' esagerato Maldini eh".
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