Nuova impresa del quasi 41enne (li compirà a novembre) capitano della nazionale italiana di atletica, Nicola Vizzoni. Il finanziere di Pietrasanta si è qualificato per la finale del lancio del martello degli Europei di Zurigo. Per lui, che fu argento nella gara dell'Olimpiade di Sydney 2000, si tratta della 12/a finale internazionale della carriera, che oggi ha ottenuto raggiungendo la misura di74,26. "E' dal 2000 che vado sempre in finale - ha detto Vizzoni dopo la sua prova -. Ora dovrò usare bene questi due giorni per trovare le giuste tensioni in partenza, che è quello che mi è mancato oggi. In riscaldamento ho avuto buone sensazioni poi al primo lancio di gara il martello ha toccato terra, il secondo l'ho fatto di cattiveria... nel complesso un po' di confusione. Ho fatto un altro passo avanti, cercherò di arrivare alla finale con le giuste tensioni".
Gibilisco eliminato, annuncia ritiro
Giuseppe Gibilisco, campione del mondo di salto con l'asta a Parigi 2003 e bronzo olimpico ad Atene 2004, si ritira dell'attività agonistica. Lo ha annunciato al termine delle qualificazioni del salto con l'asta degli Europei di Zurigo, in cui è stato eliminato non riuscendo quindi a raggiungere la finale. "Purtroppo è accaduto quello che era successo l'anno scorso ai Mondiali di Mosca - ha detto Gibilisco -: tre nulli alla misura d'entrata. Forse un po' di instabilità tecnica, forse qualcos'altro... Per ogni atleta arriva il momento in cui bisogna dire 'basta', e questo è il mio. E' da tempo che ci rifletto. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di essere qui, e la Fidal". "Mi dispiace - ha detto ancora l'atleta siracusano -, perchè l'idea non era di andarmene con tre nulli alla misura d'entrata. Spero di aver lasciato bei ricordi ed emozionato nei miei anni migliori. Grazie all'atletica ho imparato tante cose, ho girato il mondo e conosciuto tante culture che altrimenti non avrei mai sfiorato. Grazie a tutte le persone che mi sono state vicino". L'ultimo successo in carriera di Gibilisco è stato quello nei Giochi del Mediterraneo dell'anno scorso, quando si è imposto con la misura di 5,70
Azzurra Pedroso in finale dei 400 hs. donne
L'azzurra di origine cubana Yadisleidy Pedroso è brava a centrare l'appuntamento con la finale europea dei 400 hs. donne degli Europei di Zurigo, suo primo grande appuntamento con la maglia dell'Italia. L'ucraina Anna Titimets 'scappa via' nella semifinale in cui c'è la 'salernitana di L'Avana', e va a vincere in 54.90; la russa Davydova (55.69) soffia la seconda piazza alla Pedroso (56.07), ma il terzo posto consente all'azzurra il comodo passaggio diretto del turno. Appuntamento in finale sabato sera. Il miglior tempo delle semifinali è della britannica Child (54.71), altra pretendente per l'oro.
Marani in finale 200, 3/o italiano di sempre
L'azzurro Diego Marani, 24enne mantovano figlio di un osservatore di grandi club calcistici, si è qualificato per la finale dei 200 metri degli Europei di Zurigo, correndo in 20.36 nella sua semifinale. Questo tempo fa di lui il terzo italiano più veloce di sempre, dopo Pietro Mennea e Andrew Howe, sulla distanza. Il britannico Adam Gemili guida l'elenco dei finalisti con 20.23, Marani ha il quarto tempo.
Marcia, delusione Giorgi: ''Volevo medaglia'
E' un sorriso incompleto quella della marciatrice italiana Eleonora Giorgi. Agli Europei era venuta per salire sul podio e "anche se il quinto posto non è da disprezzare, ci tenevo a prendere una medaglia. Il circuito era pieno di italiani che mi hanno dato una spinta incredibile, il bronzo non era lontano. Purtroppo quando hanno prodotto il cambio decisivo, intorno al sedicesimo chilometro, non sono riuscita a rimanere attaccata, e questo è quello che in fondo ancora mi manca, l'esperienza per reagire in situazioni del genere". In ogni caso, per la Giorgi, questo risultato di Zurigo "è un passo avanti sulla strada della mia formazione come atleta, questa gara mi servirà in futuro". Così, a gara finita, è già tempo di esaminare la stagione: "è stato un anno decisamente positivo - dice l'atleta milanese -: il quinto posto in Coppa del mondo, il record italiano, ora questo quinto posto agli Europei. Non posso lamentarmi, anche se, ripeto, avrei voluto portare la maglia azzurra sul podio. Ci riproverò". La gara della 20 km. svoltasi sullo stesso percorso di quella maschile, molto nervoso, con la difficoltà costituita sia dalla presenza dei binari del tram lungo tutto lo sviluppo ('riempiti' di corde nel tentativo di ridurre la differenza di altezza rispetto alla strada), sia da "boe" molto più strette della norma, ha visto le azzurre protagoniste fin dalle prime battute, con la tarantina Antonella Palmisano, 23enne di Mottola alla fine 7/a, a tenere la posizione di testa e a dettare il ritmo, cosa che farà fino a metà gara, ovvero il decimo chilometro. Il momento decisivo è stato lo 'strappo' che l'ucraina Olyanovska ha dato al 12/o chilometro, che ha fatto selezione e provocato la 'scrematura' del gruppo delle migliori, con la Giorgi. Poi, dopo 16 km., la Alembekova ha rotto gli indugi e la sua azione ha portato tre atlete a staccarsi in testa: con lei, la ceca Drahotova, e l'ucraina Olyanovska. La Giorgi, in difficoltà, non è riuscita ad agganciare il terzetto di testa. Al rifornimento del 18/o km. la Alembekova ha preso di sorpresa le avversarie, e ha 'scavato' un solco su Drahotova e Olyanovska, quest'ultima in grande difficoltà, andando a prendersi l'oro.
Mekhissi squalificato
Il francese Mahiédine Mekhissi, vincitore in pista nei 3000 siepi agli Europei di Atletica a Zurigo, è stato squalificato a vantaggio del connazionale Yoann Kowal per non aver tagliato la linea del traguardo con la sua maglietta addosso. La decisione degli organizzatori ha fatto seguito alla protesta inoltrata dalla nazionale spagnola piazzatasi inizialmente al quarto posto con Angel Mullera. Ora la nazionale francese ha la possibilità di fare appello.