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Juve Roma Garcia: "Chi ama il calcio vive per partite cosi''

Allegri: "La Roma ha autostima ma batterci è difficile"

C'e' Juve-Roma, e Rudi Garcia prima sottolinea che "in palio ci sono tre punti, e niente di più", che l'esito del confronto diretto in programma domani a Torino con la Juventus "non decide il campionato", che anche se a vincere dovesse essere la sua Roma "non sarà chiuso" il discorso scudetto, che insomma "cambierà poco se ci sarà una squadra a 18 punti o se entrambe ne avranno 16". Poi, però, ammette con sincerità che "alla fine sarebbe meglio per noi stare davanti...". Il tecnico della Roma ci crede, e sogna di rifilare ai bianconeri la seconda sconfitta in pochi giorni dopo il ko rimediato da Tevez e compagni in Champions League. "Loro sono una squadra completa e di qualità ma non imbattibile, lo abbiamo visto mercoledì a Madrid - ricorda alla vigilia della sfida -. Nessuno può vincere tutte le partite di una stagione". Per Garcia, tuttavia, la Juventus resta ancora la più forte d'Italia.

"Abbiamo fatto in modo di ridurre il gap, ma la risposta ci sarà solo a fine campionato. È ovvio che loro siano favoriti, l'ho già detto e non cambio idea - sottolinea il tecnico francese -. Quando una squadra non vende nessuno, prende almeno tre giocatori di qualità e vince tre scudetti non può che essere favorita. Questo però non vuol dire che domani non saremo in grado di dire la nostra e andare a Torino per vincere. Scenderemo in campo come abbiamo fatto col Manchester City, faremo di tutto per metterli in difficoltà e per imporre il nostro gioco con fiducia e ambizione". E per riuscirci la Roma dovrà saper rispondere colpo su colpo all'aggressività bianconera. "L'impatto fisico è una qualità della Juventus perché ha giocatori forti su questo piano, è uno dei parametri di questa squadra - evidenzia Garcia -, e anche noi dovremo essere pronti ad andare nei contrasti come abbiamo visto fare all'Atletico Madrid. Sul piano difensivo dobbiamo essere in grado di recuperare la palla, e di certo non si fa mettendo le scarpe da danza". Pochi fronzoli e tanta sostanza quindi per terminare nel migliore dei modi il 'tour de force' di sette partite cominciato il 13 settembre a Empoli. "Abbiamo fatto bene fino adesso, ma la serie finirà alle 20 di domenica, faremo di tutto per chiudere con un risultato positivo. Giocatori stanchi? Nessuno, abbiamo avuto cinque giorni per riposare dopo Manchester, saranno tutti a piene energie - aggiunge Garcia, che però dovrà ancora fare a meno di De Sanctis tra i pali -. Il bello è che abbiamo giocato contro i campioni di Russia e d'Inghilterra, domani affrontiamo i campioni d'Italia prima di incontrare quelli di Germania, e questo è fantastico. Facciamo questo mestiere per giocare partite del genere".

Allegri: "La Roma ha autostima ma batterci è difficile" 
Elogi alla Roma, ma ancora di più alla 'sua' Juve. Li sparge, alla vigilia di un Juventus-Roma all'insegna della piena diplomazia tra le due società, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri. "La Roma ha accresciuto autostima e consapevolezza della sua forza - dice l'allenatore - e si è rafforzata nell'ultima mercato. Ma anche noi siamo più forti, vogliamo vincere ancora lo scudetto: batterci sarà difficile". Allegri bianconero si basa sulla logica dei numeri per inquadrare lo scontro diretto. "Dopo - ricorda - ci saranno ancora 32 giornate e 96 punti a disposizione. Quindi è troppo presto per definirla una partita decisiva e per parlare di corsa a due per lo scudetto. Le altre squadre, anche se un po' indietro in classifica, restano di valore ottimo". Come d'abitudine, Allegri non carica di troppi significati la vigilia di una gara che rappresenta il primo vero bivio del campionato. La Juve ha dalla sua parte le certezze degli ultimi tre anni vincenti e la tradizione che vuole la Roma sempre sconfitta (e con 14 gol al passivo) nelle quattro partite disputate allo 'Stadium' sotto la guida di Luis Enrique, Zeman e Garcia. "Una squadra è forte indipendentemente da un risultato e non può farsi condizionare per tutta la stagione da questo - ragiona l'allenatore bianconero -. La stagione è molto lunga, una partita positiva o negativa non può precludere nulla". In campionato, come in Europa.

La sconfitta in Champions League con l'Atletico Madrid ha portato con sé critiche per l'atteggiamento con cui i bianconeri hanno affrontato i vice-campioni d'Europa. Allegri però ammonisce: "In tutte le cose ci vuole equilibrio, sia nelle sconfitte, sia nelle vittorie perché una partita non può decidere una stagione. Credo che abbiamo giocato con buona personalità su un campo dove non è semplice, è stata una partita non bellissima, molto tattica, dove chi sbagliava perdeva. Abbiamo sbagliato noi e siamo usciti sconfitti". Secondo Allegri non ci saranno, dunque, strascichi psicologici e il bel pari della Roma col Manchester City non fa pendere la bilancia a favore dei giallorossi. "Arriviamo tutte e due alla pari - spiega -, una partita non cambia il valore assoluto di una squadra. L'anno scorso la Juve ha vinto lo scudetto con 17 punti di vantaggio sulla Roma facendo un'annata straordinaria, pur vincendo una sola partita di Champions. Arrabbiati? No, - spiega Allegri - bisogna essere concentrati e coscienti di affrontare una squadra importante come la Roma quindi, indipendentemente dal risultato di Madrid, giocare con la stessa intensità a livello fisico ma soprattutto giocare meglio a livello tecnico". Proprio Allegri è stato a un passo dalla panchina giallorossa prima di optare per la permanenza al Milan. "Nella mia vita non ho mai avuto rimpianti- dice -. Se fossi andato alla Roma magari ora non sarei qui. Capitolo formazione: recuperati Caceres (favorito su Ogbonna in difesa) e Morata, Pirlo torna tra i convocati ma partirà dalla panchina ("E' un mese e mezzo che non gioca, non ha minutaggio nelle gambe"). Allegri dovrebbe affidarsi ancora al 3-5-2 di Madrid; unico cambio Asamoah per Evra. "Con l'Atletico Vidal non ha giocato da Vidal e lo sa anche lui; solo giocando può migliorare le prestazioni". Il cileno dovrebbe quindi partire titolare, ma non è da escludere l'opzione Pereyra.

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