Lazio-Galatasaray, due partite in una: primo tempo soporifero; ripresa tuoni, fulmini e quattro reti. Finisce 3-1 per i ragazzi di Stefano Pioli che volano agli ottavi di Europa League, dando il loro contributo al ranking Uefa dei club italiani. Successo meritato, soprattutto per la veemenza gettata in campo nei secondi 45', mentre sull'Olimpico si abbatteva un vero nubifragio ed i turchi crollavano sotto i colpi di Parolo (16'), Felipe Anderson (18') e Klose (27'), alla prima rete stagionale. Qualche brivido i (pochi) tifosi biancocelesti lo hanno provato solo al gol di Oztekin (del 2-1), sull'unica sbavatura difensiva della Lazio, che poteva rimettere in forse la qualificazione. Bravo Pioli ad indovinare tutti i cambi, con Candreva (per Lulic) e Klose (per Matri) decisivi. Buon avvio della Lazio, complice l'atteggiamento dei turchi che non partono a testa bassa come ci si aspetterebbe dovendo recuperare lo svantaggio del gol subito a Istanbul. Tanto possesso palla frutta però solo un'inzuccata di Milinkovic, all'11', parata facilmente da Muslera. Il Galatasaray aspetta nella propria metà campo e spezzetta il gioco con una miriade di falli, mai così plateali da meritare il giallo, ma sufficienti - alla lunga - a far perdere ritmo agli avversari. L'arbitro russo Bezborodov tollera e se in Turchia qualcuno aveva avuto da ridire per motivi politici sulla sua designazione, ora non ha di che lamentarsi.
I continui stop and go finiscono per mandare in confusione la manovra biancoceleste (Felipe Anderson non si libera quasi mai, Lulic davanti è fiacco, bene Milinkovic) ed il Galatasary alza il baricentro. Sempre però con molta flemma. L'unica conclusione del primo tempo, così, resta quella di Sneijder (18'), forte ma centrale, bloccata in due tempi da Marchetti. Ben più impegnativa la deviazione sopra la traversa di Muslera al 42', su gran tiro dal limite di Biglia.
Il Galatasaray riparte forte e la Lazio capisce di scherzare col fuoco: l'1-1 dell'andata può diventare un'arma a doppio taglio. Al 12' l'unico vero acuto di Matri, (tiro in diagonale e palo) è il prologo alle reti di Parolo (di testa su angolo) e Felipe Anderson che chiude una bel contropiede avviato da Candreva. Sembra fatta. Ma un attimo di amnesia permette a Oztekin (18') di trasformare in oro il piombo della lenta manovra turca. Il 2-2 qualificherebbe il Gala ed il tecnico Denizli butta dentro un'altra punta, Bulut. Ma anche Pioli cambia, e bene: fuori Matri per Klose che dopo due minuti colpisce. Il risultato è al sicuro, il passaggio del turno anche. In Europa la Lazio rialza la testa e la stagione ha ancora un traguardo importante.
Prima del match ci sono stati momenti di tensione tra le rispettive tifoserie e la polizia ha anche effettuato qualche carica di contenimento nei confronti degli ultrà turchi.
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Il pre-gara: Pioli, vogliamo passare il turno. "E' una partita fondamentale, stiamo puntando molto sull'Europa League, abbiamo fatto bene, ma conta domani sera. Vogliamo passare il turno". Lo dice il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, a poche ore dal match di Europa League in programma all'Olimpico contro il Galatasaray. I biancocelesti ripartono dal pareggio per 1-1 conseguito a Istanbul: "Credo che con l'andata ci siamo presi un punto di vantaggio - ammette l'allenatore biancoceleste -, ma ci giochiamo tutto domani sera. Abbiamo capito i loro punti di forza e quelli deboli, abbiamo le qualità per superare il turno". "Se si entra in campo per vincere la partita - conclude Pioli - si hanno più possibilità di ottenere un risultato positivo. Terremo conto di quanto fatto in Turchia a livello tecnico e come atteggiamento".
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Biglia, con Galatasaray gara più importante - "Stiamo in difficoltà in campionato ma abbiamo l'obiettivo di ottenere un posto in Europa, quindi abbiamo ancora possibilità a livello matematico. Per noi è una partita troppo importante per tutta la stagione". Lucas Biglia si confessa così ai microfoni della tv turca Dha, alla vigilia del match di ritorno di Europa League contro il Galatasaray. La sfida di domani "la stiamo preparando al massimo - prosegue l'argentino -, vogliamo passare il turno ma sappiamo che il discorso qualificazione è ancora aperto e dovremo fare lo stesso e ancora di più di quanto fatto giovedì scorso a Istanbul". Dove il capitano biancoceleste ha trovato "uno stadio pieno con il supporto di tanti tifosi. Ma anche i nostri tifosi sono alla loro altezza - precisa -, speriamo quindi di trovare una bella atmosfera e speriamo di fare una bella gara". Biglia non nasconde che in passato era stato vicinissimo a vestire la maglia del Galatasaray: "Sì, tanti anni fa sono stato vicino al club turco - ammette - ma ho sempre pensato di più alla parte sportiva che a quella economica e per questo ho aspettato finché è arrivata la Lazio".
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Un Galatasaray che si presenta all'appuntamento con tanti giocatori di livello: "Podolski, il capitano (Inan, ndr), Bulut, ma noi dobbiamo guardare ai nostri giocatori, alla nostra squadra e a quello che chiede il mister. Vogliamo andare avanti e fare la gara migliore per passare il turno", spiega Biglia, che concludendo non nasconde la sua stima nei confronti di Wesley Sneijder: "E' un grandissimo giocatore - chiosa il vicecampione del mondo argentino - ha giocato nelle squadre più importanti d'Europa come il Real Madrid e per tanti anni è stato a livelli importanti. Per noi trovare un giocatore così è una motivazione, ma la cosa più importante è passare il turno".