Tra Bayern Monaco e Real Madrid è finita esattamente come l'anno scorso, 1-2 per gli ospiti e palla al centro, in attesa del ritorno di martedì 1 maggio. La semifinale di Champions ricalca il risultato del quarto di finale della scorsa stagione, con la differenza che Cristiano Ronaldo, allora autore di una doppietta, oggi è rimasto a secco. Ma la sua squadra ha ripetuto l'impresa e adesso ha un piede e mezzo nella finale di Kiev, dove troverà Liverpool o Roma. In Ucraina il Real tenterà di vincere la grande Coppa per il terzo anno consecutivo: l'ultimo a riuscirci fu proprio il Bayern, forse il migliore della storia con Beckenbauer, Gerd Muller e Maier, che conquistò l'Europa nel 1974, 1975 e 1976, ripetendo quanto fatto nel triennio precedente dall'Ajax inventore del calcio totale, trascinato dal grande Johan Cruijff. Gli eroi di oggi, in attesa del ritorno del Bernabeu e poi di Kiev, si chiamano Marcelo e Asensio, autori delle reti con cui la formazione madrilena ha vinto in rimonta dopo la rete di Kimmich partito quasi dalla propria area e andato a battere un Navas non del tutto incolpevole, dopo un pregevole scambio con James Rodriguez.
Ecco quindi che il Real conferma la propria fama di squadra che quando c'è da fare sul serio non fa concessioni, nonostante spesso sia stato il Bayern a fare la partita, con tanti cross messi inutilmente in mezzo da Ribery. Ai rossi di Baviera, che nei primi 32 minuti hanno perso per infortunio prima Robben e poi Boateng, non è bastato fermare Cristiano Ronaldo, la vittoria se l'è presa la squadra campione in carica. Prima con un bel sinistro a volo di Marcelo dopo un tentativo di rovesciata di Ronaldo, poi, al 57', con una ripartenza micidiale innescata da un errore di Rafinha che ha regalato palla al duo Lucas Vazquez e Asensio, per la stoccata di quest'ultimo subentrato all'infortunato Isco ad inizio ripresa. Così Kiev per il Madrid è sempre più vicina, e pensare che c'è ancora qualcuno che critica Zidane.