La Juve in dieci rimonta la solita gagliarda Atalanta e agguanta quota 50 punti con un 2-2 show. La firma è d'autore: ci pensa Cristiano Ronaldo, al 12/o centro, subentrato dalla panchina, a vanificare le prodezze di Zapata, che sigla una doppietta. Il Napoli non sfrutta l'occasione per accorcia, anzi. Perde un altro punto, ora è a -9, cadendo a San Siro contro l'Inter. Due espulsi, Koulibaly e Insigne, una rete subita nel recupero, è davvero amaro il boxing day per gli azzurri di Ancelotti. Si rilanciano i nerazzurri, che prima dominano, poi soffrono, ma alla fine vincono grazie ai cambi con Lautaro Martinez decisivo.
Aria pesante in casa Milan: terzo pari in quattro partite col Frosinone, che recrimina per le prodezze di Donnuramma e la panchina di Gattuso continua a scricchiolare. Il Milan scivola al sesto posto superato dalla Sampdoria, ancora trascinata da Quagliarella (splendido colpo di tacco), che regola facilmente il Chievo fanalino di coda che torna a perdere dopo 5 pari di fila. Risale con prepotenza la Roma, che batte 3-1 il Sassuolo approfittando del risveglio di Schick, che si guadagna un rigore, segna e fa finalmente sorridere i tifosi, conquistati peraltro dal giovane Zaniolo autore di un gol alla Totti.
Nel rendez vous natalizio dei Di Francesco all'Olimpico è quindi papà Eusebio a festeggiare, in parallelo con quanto fatto dal collega della Lazio a Bologna, dove Simone Inzaghi rovina le feste al fratello Pippo lanciando la Lazio a un solitario quarto posto. Bologna sempre più a fondo e tecnico verso l'esonero. Il Toro non lascia scampo all'Empoli e si aggancia al treno d'Europa mentre arriva la solita doccia scozzese per i tifosi viola: dopo il successo a Milano arriva infatti la caduta in casa col vispo Parma grazie a Inglese, a segno nel recupero del primo tempo. Nello stesso frangente prende forma il successo del Cagliari con Farias, poi il Genoa di Prandelli non riesce a recuperare. Un punto a testa, senza reti, nella sfida-salvezza tra Spal e Udinese.
Terzo 2-2 di fila tra Atalanta e Juve. Per i bianconeri è il secondo pari in 18 partite e la squadra di Gasperini, tosta ed equilibrata, recupera il fortunoso vantaggio bianconero su autogol. Zapata ribalta la gara. Sembra fatta perché la Juve perde Betancourt per doppio giallo e ha l'occasione del 3-1. Ma c'è Ronaldo in agguato e finisce in un giusto pareggio. Poi Allegri ribatte civilmente a De Laurentiis per la polemica sull'arbitro Banti. La classifica diventa interessante perché la Lazio agguanta il quarto posto e si lancia a caccia dell'Inter. La squadra torna fluida, Luis Alberto incide in rifinitura, ma Simone Inzaghi sorride amaro perché il suo successo mette all'angolo il fratello Pippo. Il Bologna è sempre terz'ultimo, ma si avvicina il Frosinone che ferma un Milan sempre più involuto. Higuain continua a latitare, la squadra è deludente e si salva grazie a Donnarumma, poi la Var annulla un gol di Ciano. A caccia di Europa c'è sempre la Samp che viene fuori alla distanza col suo gioiello Quagliarella, che trova l'11/o sigillo stagionale e si gioca il titolo dei marcatori con Piatek e Ronaldo. Nel gruppone che aspira all'Europa League entra pure il Parma di D'Aversa che batte e raggiunge la Fiorentina. Si smarca per il momento la Roma, che rivede sprazzi di gioco interessanti grazie a anche a rientri importanti come quelli di Perotti, tra i migliori oggi, e Dzeko, che ha riassaggiato il campo nel finale. Il Toro di Mazzarri si propone come alternativa con una vittoria limpida, firmata da N'Koulou, De Silvestri e Iago Falque. Alla chiusura del girone d'andata manca il turno di sabato, ma a parte la Juve in testa e il malinconico ultimo posto del Chievo, tutto è ancora da decifrare.