Il tribunale di San Paolo ha
messo all'asta per il prossimo 30 giugno cinque immobili di
proprieta' dell'ex capitano della nazionale brasiliana Cafu.
La Capi Penta International Football Player, societa' di
gestione di calciatori dell'ex terzino di Roma e Milan, e' stata
condannata per un prestito non restituito di 5 milioni di reais,
poco meno di un milione di euro.
I legali di Cafu hanno chiesto la sospensione dell'asta
online, contestando il calcolo del valore degli immobili
eseguito da un perito del tribunale.
"E' stata una decisione assolutamente affrettata. C'e' una
proprieta' posta a garanzia che da sola estinguerebbe il debito.
Abbiamo chiesto al tribunale di nominare un nuovo perito. Non si
possono mettere all'asta quattro immobili quando c'e' gia' una
proprieta' posta a garanzia", hanno dichiarato i legali di Cafu.
Lo scorso 27 maggio, il giudice Bruno Paes Straforin, del
foro di Barueri, ha messo all'asta i cinque immobili di
proprieta' di Cafu in esecuzione di un ordine esecutivo a favore
della societa' Vob Cred Securizatora, debitrice della Capi
Penta.
Le proprieta' di Cafu destinate all'asta pubblica online sono
tre appartamenti nel quartiere di Santo Amaro, a San Paolo, un
appartamento a Barueri e un terreno a Mairininque, nell'interno
dello stato di San Paolo. Quest'ultimo era stato messo a
garanzia del prestito concesso dalla Vob Cred, che ha citato il
due volte campione del mondo e sua moglie Regina de Morais,
titolari della Capi Penta, societa' fondata nel 2004.
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