"E' stato come un confronto tra due
giocatori che in campo si scontrano. Per me non è un grande
problema, quello che è successo fa parte del gioco, del calcio
di Premier League". Così, nel dopopartita di Chelsea-Tottenham
l'allenatore dei Blues Thomas Tuchel ha commentato la rissa in
campo fra lui e il collega degli Spurs Antonio Conte a fine
patita, che è costato il cartellino rosso ai due tecnici. Le
immagini stanno facendo il giro del web, "ma qui a Stamford
Bridge le due panchine sono così vicine - ha commentato Tuchel -
che è quasi normale succedano queste cose.
In fondo io mi sono divertito, e penso anche lui".
Gli 'scontri fra Tuchel e Conte non erano cominciati a fine
partita ma durante, visto che il tedesco era rimasto
visibilmente infastidito dalla sfrenata esultanza del collega,
non nuovo a queste scene, al momento del pareggio (1-1) del
Tottenham. Così Tuchel aveva risposto dandosi alla pazza gioia
dopo la rete del 2-1, a 13' dalla fine, di James. Inutile dire
che Conte ha replicato alla sua maniera, e anche verbalmente,
quando Harry Kane, al sesto minuto di recupero, ha realizzato il
gol che ha fissato il risultato sul 2-2. Poi i due si sono
scontrati quando, andando l'uno verso l'altro per la stretta di
mano di fine partita, Conte non ha voluto guardare negli occhi
il collega. Tuchel se l'è presa, con tutto ciò che ne è seguito,
ovvero una 'mischia' con l'intervento anche di staff e
giocatori. "Faceva caldo per la temperatura (a Londra c'erano
30 gradi ndr), caldo tra le panchine, caldo sul campo e caldo
tra gli spettatori - ha detto ancora Tuchel -, ma da parte mia
non c'è rancore. Non ho ancora parlato con Antonio, ma sono
sicuro che non ha niente contro di me come io non ho niente
contro di lui. Non ci siamo insultati a vicenda, non ci siamo
picchiati a vicenda, stavamo lottando per le nostre squadre e
sono sorpreso che entrambi abbiamo ricevuto un cartellino rosso
per questo".
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