"C'è amarezza, dopo la prima partita
la squadra aveva dimostrato grande entusiasmo e passione. I
primi 35 minuti con la Svezia sono stati i più belli del nostro
calcio femminile. Poi aver preso tre gol in fotocopia ha
evidenziato limiti, lacune e responsabilità. Questa è una
partita che abbiamo perso tutti insieme". Così il presidente
della Figc Gabriele Gravina, al termine del Consiglio federale,
sulle polemiche seguite all'eliminazione delle azzurre al
Mondiale. "Come il Mondiale 2019 non fu un punto di arrivo, ma
di partenza, così adesso ripartiamo dopo una sconfitta, sapendo
che abbiamo sbagliato tutti, chi in campo, chi in panchina, chi
a Via Allegri - prosegue Gravina - Ho apprezzato molto il
messaggio che mi ha mandato Cristiana Girelli e di cui non dirò
il contenuto: ha chiarito quello che intendevano dire le
ragazze, indicando il presidente federale come loro guida".
Adesso parte la caccia al nuovo tecnico che prenderà il posto di
Milena Bertolini. E Gravina ci tiene a dire che non ci sono
state rinunce per la panchina: "C'è un entusiasmo incredibile,
abbiamo l'imbarazzo della scelta, con opzioni molto interessanti
- sorride il presidente - Identikit dell'allenatore ideale? Deve
avere capacità di dialogo, di sintesi, deve essere molto
preparato e avere grandi valori umani. Poi deve saper capire e
coccolare la sensibilità delle ragazze, uno dei valori che ha
reso forte il movimento femminile". Ovviamente il nuovo ct dovrà
avere "capacità tecnica e tattica", e conoscere il progetto
azzurro. Riguardo alla Bertolini, Gravina non si sbilancia sui
suoi errori. "Cosa ha sbagliato? Io non faccio l'allenatore. Ho
provato un senso di illusione dopo il rigore segnato contro il
Sudafrica, mi sono illuso quando a fine partita eravamo 2-2-, e
mi sono amareggiato quando abbiamo subito gol in contropiede
quando ormai avevamo superato il turno", conclude il presidente.
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