E' cambiata la cornice, non l'atmosfera di sempre. La festa estiva della Juventus si è trasferita da Villar Perosa all'Allianz Stadium, ma l'entusiasmo è rimasto intatto, con tanto di invasione di campo finale. E il grande protagonista è Vlahovic, che si ripresenta con una doppietta dopo un'annata maledetta, mentre il popolo bianconero si schiera apertamente contro Lukaku. Sugli spalti c'è tanta voglia di abbracciare i propri beniamini e di cominciare tutti insieme la nuova stagione proprio dove la squadra di Allegri proverà a costruire le sue fortune. Niente ressa davanti ai cancelli, però, perché prima è meglio il refrigerio del centro commerciale dell'Area 12.
Chi è già fuori dallo Stadium, invece, prova a ripararsi sotto gli alberi dei parcheggi esterni, con le temperature sotto la Mole che sono bollenti ad inizio agosto e nel pieno dell'estate. I cancelli aprono alle 17, oltre ventimila persone acclamano i bianconeri di Massimiliano Allegri. E pure quelli dell'Under 23 guidati da Massimo Brambilla, da dove magari usciranno altri talenti in stile Miretti e Fagioli. Il primo gioca titolare nella Juve Black, quella dei 'grandi', mentre il secondo è ancora alle prese con la riabilitazione dopo l'intervento per la frattura della clavicola in maggio a Siviglia. Il giovane centrocampista non è l'unico a non poter partecipare in campo alla grande festa bianconera: mancano gli acciaccati Szczesny, Danilo, McKennie, Kostic, Rabiot e Perin, oltre al lungodegente Pogba. Poi, ovviamente, mancano i fuori rosa, con Bonucci grande assente.
Nella Juve White, quella dei "piccoli", gli osservati speciali sono Hasa, campione d'Europa con l'Under 19 azzurra, e Nonge Boenge, classe 2005 di nazionalità belga del quale si dice un gran bene. I decibel dello Stadium, intanto, salgono decisamente per la coppia offensiva: Chiesa e Vlahovic giocano insieme, l'uno al fianco dell'altro. I due ex viola continuano a convivere con le voci di mercato, che però riguardano molto più il serbo rispetto al classe 1997. Dal Bayern allo scambio con il Chelsea per arrivare a Lukaku, il suo destino rimane in bilico, anche se i tifosi non hanno dubbi. "Noi Lukaku non lo vogliamo" il coro che si è alzato dagli spalti nei primissimi minuti di partita, un messaggio forte e chiaro per la dirigenza, presente al gran completo dal presidente Ferrero al nuovo ds Giuntoli fino all'ad Scanavino, all'uomo mercato Manna e all'ad di Exor John Elkann.
La sfida, conclusasi 8-0 per i Black, si sblocca sul rigore conquistato da Nicolussi Caviglia e realizzato da Vlahovic, con il serbo che fa scattare altri cori contro Lukaku e si merita gli applausi dello Stadium. Se qualche ora prima il classe 2000 era a Monaco di Baviera per dei controlli specialistici, in campo dimostra che il peggio è alle spalle: buona la condizione fisica, ottima la verve realizzativa, con la doppietta che arriva su punizione. Il tris è firmato da Kean, c'è spazio anche per Kaio Jorge che riabbraccia la Juve dopo il lungo e terribile infortunio al ginocchio di febbraio 2022 e trova anche una tripletta. Gli altri marcatori sono Milik e Hujsen. Il prossimo e ultimo test prima dell'inizio del campionato sarà a Cesena contro l'Atalanta. Poi, domenica 20, si parte dalla Dacia Arena e dall'Udinese con la prima giornata di serie A.
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