In campo, in panchina o dietro una scrivania da dirigente cambia poco: nel calcio il marchio 'Guardiola' risulta sempre vincente. Pere Guardiola è meno famoso del fratello Pep ma c'è la sua mano nella favola del Girona capolista in Liga.
La squadra catalana è in vetta al campionato davanti a Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. Ed ha numeri impressionanti: 44 punti in 17 partite grazie a 14 vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta.
Inoltre, il gioco è bello da vedere e l'attacco è il migliore del campionato con 41 reti segnate. Pere è presidente del consiglio di amministrazione del club catalano che dal 2017 orbita nella galassia del City Football Group, proprietario tra le altre del Manchester City allenato dal fratello Pep.
In passato ha lavorato alle sponsorizzazioni di Iniesta, Puyol, Sergio Ramos e Piqué per la Nike, oltre che ad occuparsi della promozione dell'immagine di Ronaldo, Ronaldinho e Luis Suarez. Ma il suo capolavoro assoluto è il Girona. La piccola squadra catalana, con forti richiami alle istanze indipendentiste, a due giornate dalla conclusione del girone d'andata ha messo in fila le tre big iberiche. In Spagna stanno impazzendo per la 'banda terribile" allenata da Michel. Si chiama 'effetto Paperino', dal personaggio della Disney sfortunato e perdente ma proprio per questo amato da tutti. I paragoni si sprecano: su tutti il Leicester City di Claudio Ranieri che vinse il titolo in Premier League nella stagione 2015-2016, battendo ogni pronostico. Giocatori e tecnico sono già degli eroi nella piccola cittadina che, finora, doveva molta della propria notorietà attuale all'aeroporto low-cost a qualche decina di chilometri da Barcellona. Ora, invece, si parla di moduli e statistiche. Il marchio di fabbrica del club è il gioco di squadra totalmente votato all'attacco: il team catalano ha il miglior attacco della Liga con 42 reti all'attivo ma il dato impressionante è che in rete sono andati ben 13 giocatori. Il goleador della squadra è l'ucraino Artem Dovbyk con 10 reti davanti a Cristhian Stuani con sei, Yangel Herrera e Savio che ne hanno messe a segno quattro poi ci sono altri nove compagni che hanno contribuito ai 14 successi in campionato. Rapido nelle ripartenze ma anche molto duro nei contrasti, Dovbyk è stato pescato nel dimenticato campionato ucraino disastrato dalla guerra. E sulla sua scelta ha influito anche Pere Guardiola. L'unica sconfitta nella Liga è avvenuta ad opera del Real. Proprio i blancos di Carlo Ancelotti sono i più vicini con 42 punti, a -2; mentre più distaccati, rispettivamente con 35 e 34 punti, ci sono Barca e Atletico. In questi giorni, i catalani che hanno un po' accantonato il Barca per tuffarsi nel sogno Girona hanno riscoperto anche una inedita vena scaramantica: nella cittadina non distante dal confine francese ufficialmente si parla ancora di lotta per salvezza ma qualcuno inizia a ricordare il Valencia di Benitez del 2004, l'unica squadra che negli ultimi 20 anni è riuscita a rompere l'egemonia di Real, Atletico e Barca che si sono divisi gli altri 19 titoli. Il cammino è lungo ma la sfida è ormai lanciata.
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